Gli scoop a Nicosia: piantumato un melograno!

Vero che Nicosia, essendo un comune nell’entroterra Siciliano e quindi ben lontano da Eboli in cui si fermò Cristo, è praticamente dimenticata da Dio e quindi difficilmente succede qualcosa di interessante, ma è anche vero che non si può certamente far passare per notizia un qualcosa che, per quanto lodevole, appartiene più ad un giornalino scolastico, a furia di confondere il giornalismo per una mega accozzaglia di notizie spesso insulse per qualche visualizzazione (ergo monetizzazione) in più, a breve non ci troveremo anche tra le notizie più importanti che Tizio ha fatto una buona torta di mele per la prima volta, Caio si è dichiarato a Sempronia e lei gli ha detto sì oppure che venga piantato un albero. Ops, sull’ultima ci siamo arrivati e anche non credendoci che possa essere visto come scoop giornalistico una cosa del genere, è successo: signori, piantate alberi e fatevi fare l’articolo! Però, leggendo quanto pubblicato, ci è sembrato un po’ scialbo. Ci permettiamo, proprio per dare maggior risalto allo scoop, alla sacralità dell’evento e a far capire che non è la solita piantumazione dell’albero ma un grande evento per i destini della patria da meritare un articolo, cerchiamo umilmente di riscriverlo noi col giusto pathos. Facciamo così:
Nella giornata dal lunedì 20 marzo, dopo il riposo domenicale dello spirito e del corpo, il primo cittadino del comune di Nicosia si è presentato all’ora segnata dal destino presso un istituto di educazione/formativa, invitato per un evento chiave per i destini del mondo contemporaneo. Ad accoglierlo una folla festante di pargoli figli della patria estasiati dell’essere quel giorno protagonisti di un evento storico. A testimoniare l’emozione del momento, una furtiva lacrima sgorga dall’occhio sinistro di una educatrice e in quella lacrima c’è racchiusa la gioia di poter dire “io c’ero”! Dopo un momento di sano intrattenimento con la prole della Patria, futura generazione che guiderà il nostro Paese tra le insidie del futuro, e dopo che il primo cittadino ha risposto ad estenuante interrogatorio fatto dalle docili domande dei pargoli, tutti insieme, ovvero primo cittadino, pargoli ed educatrici si sono radunati presso un appezzamento verde donatoci da madre natura e lì, dopo la preparazione del momento precedente, finalmente hanno preso per mano la storia e l’hanno gagliardamente cavalcata da protagonisti. Un albero di melograno dai bei vermigli fior, del valore oscillante tra 500-1000 centesimi di euro (ma noi diciamo me ne frego alla logica plutocratica), generosamente donato da chi ha voluto dar contributo alla storia, è stato piantumato attraverso una buca scavata col sudore di un operaio patrio che quella sera è tornato a casa orgoglioso del proprio contributo alla storia. E dopo la piantumazione, si è deciso di nutrire il nuovo arbustello della storia con il preparato del monossido di diidrogeno non riscaldato (altrimenti era scoperta da premio Nobel) ma a temperatura ambientale, linfa vitale per lo sviluppo felice e gioioso del piantumato. La giornata volge al termine e tutti i convitati alla storia si lasciano gioiosi sapendo di essere stati protagonisti di un evento importantissimo scolpito nei cuori e sancito dal vento che nel mentre sembrava soffiare i versi del Carducci “L’albero a cui tendevi la pargoletta mano il verde melograno da’ bei vermigli fior!”




Ovviamente sia chiara una cosa: è certamente un bel gesto quello attuato dal Sindaco Bonelli e dei ragazzi e insegnanti della scuola di aver creato un momento di convivialità in cui il Primo cittadino ha incontrato i ragazzi e insieme si sono resi partecipi di un’attività all’aria aperta. Ma, infatti, la nostra critica non è certamente rivolta al loro operato. Ma non si può far passare per notizia una cosa del genere, perché notizia non è se non da relegare a qualche giornaletto scolastico. Ora, tranne ultimi aggiornamenti, non sappiamo esistere un giornaletto scolastico e già anche il sol fatto di aver pubblicato una “non-notizia” del genere da parte di chi sbeffeggiava come una non notizia certi dubbi legittimi sulla rotonda o su una cittadinanza onoraria, ha certamente danneggiato l’evento agli occhi di tutti che, tra sghignazzi e altro, vedendo che ora si pubblicano anche queste cose, hanno pensato che manca solo di pubblicare a breve anche quante volte un comune cittadino va in bagno.
Alain Calò