Dipendenti Irccs Oasi Maria SS di Troina in agitazione per rivendicare rispetto accordo arretrati e tredicesima

Troina. Di nuovo in agitazione i dipendenti dell’Irccs Oasi Maria SS. Con la lettera invita al prefetto di Enna, l’annunciano al prefetto di Enna le organizzazioni sindacali: Cgil FP, Cisl Fp e Medici, Uil Fp, Anaao-Assomed, SiNaFo e Aupi. Le organizzazioni sindacali, nella lettera al prefetto, puntano il dito contro l’amministrazione dell’Irccs accusandola di aver disatteso gli impegni assunti con l’accordo sottoscritto a febbraio. L’accordo prevedeva il pagamento di tre mensilità arretrate e della tredicesima mensilità dilazionato nel tempo secondo un calendario concordato. In parte sono state pagate, ma la rimanente parte (un mese e mezzo e metà tredicesima) non ancora pagata, non rispettando la scansione temporale prevista dall’accordo. In applicazione di quest’accordo, i dipendenti hanno ricevuto a febbraio di quest’anno lo stipendio del mese di dicembre 2022 e il 42 per centro della tredicesima. Nella lettera dei sindacati al prefetto, leggiamo che “nel mese di marzo, nonostante l’Istituto abbia incassato le regolari erogazioni da parte dell’ASP di Enna, i lavoratori si sono visti recapitare sui loro conti la sola mensilità di febbraio 2023 (con gennaio ancora non erogato) senza il saldo della rimanente parte della tredicesima”. L’accordo prevedeva il pagamento ad aprile della mensilità di marzo e metà di quella di gennaio 2023, ma, scrivono i sindacati, “l’11-04-2023 i lavoratori si vedono accreditata l’intera mensilità di gennaio 2023, in seguito all’anticipazione del mese di aprile 2023 da parte dell’ASP, contravvenendo all’accordo sottoscritto il 21-22/02/2023”. Del saldo della tredicesima nessun cenno. Anzi, i segnali che i sindacati colgono nelle riunioni formali ed informali con il direttore amministrativo Antonio Tumminello e nelle comunicazioni del presidente Silvio Rotondo, non sono rassicuranti. Lo stesso presidente ha comunicato ai sindacati che, per il mese di aprile, non si potrà dare seguito all’accordo.




Nel corso degli incontri informali del 13 e 14 aprile, dicono i sindacati, “il direttore amministrativo rappresentava le difficoltà che l’Istituto ha di potere far fronte all’accordo e che il pagamento della restante parte della 13^ mensilità non potrà avvenire con gli ordinari incassi, ma con la liquidazione di somme aggiuntive provenienti dall’Assessorato alla Famiglia, di cui al momento non si hanno indicazioni certe”. Dopo di che, le organizzazioni sindacali hanno deciso di proclamare lo stato di agitazione dei dipendenti dell’Irccs e di chiedere al prefetto di Enna la convocazione del tavolo di raffreddamento con la partecipazione di rappresentati di: Asp di Enna, Assessorato Regionale, Direzione dell’Irccs e organizzazioni sindacali.
Silvano Privitera