PoliCLinico, il Rettore UNIPA Midiri: “Caltanissetta ha i requisiti, Enna no”. On.Mancuso (FI): “Si farà qui”

Il presidente Schifani ha già detto che Caltanissetta ha i requisiti per avere un policlinico poiché è presente un Dea di II livello. E quindi siamo già al punto di iniziare una interlocuzione seria e concreta, e la presenza del rettore oggi ne è la prova”. Lo ha annunciato questa mattina il deputato regionale di Forza Italia, Michele Mancuso, durante l’incontro promosso dal consorzio universitario di Caltanissetta presieduto dall’avvocato Walter Tesauro, al quale hanno preso parte anche il rettore Massimo Midiri e il commissario straordinario dell’Asp di Caltanissetta Alessandro Caltagirone, oltre che i primari del Sant’Elia, sulla vicenda del Policlinico.

“Se tutto va bene giorno 20 sarà presente anche l’assessore Giovanna Volo – ha aggiunto Mancuso – che non potrà che confermare e si comincerà questa interlocuzione tra Università di Palermo, Regione e Assessorato con la quale si getteranno le basi per l’avvio e la realizzazione del Policlinico a Caltanissetta. Quest’ultimo va inteso certamente come un percorso non come l’apertura di un’attività commerciale. Vanno viste quindi le posizioni degli attuali medici che vanno preservate, le posizioni vacanti all’interno del Sant’Elia per le quali probabilmente arriveranno professori universitari, e quindi da lì si comincerà a dare forma e peso specifico a un progetto di lungo periodo che è quello di rendere azienda di eccellenza e policlinico il Sant’Elia di Caltanissetta”. Per il rettore Massimo Midiri non ci sono dubbi: tra Enna e Caltanissetta è quest’ultima ad avere i requisiti per ospitare il quarto policlinico della Sicilia. “Non posso che parteggiare per Palermo – spiega Midiri – e immaginare che possa rappresentare l’ateneo di riferimento su Caltanissetta. La nostra storia non nasce ieri ma 20 anni fa e abbiamo avuto l’onore e la responsabilità di formare la classe medica nissena attualmente presente. Il secondo elemento è la legge dello Stato 517 del ’99 che regola i rapporti attraverso i protocolli d’intesa tra Regione e atenei. Un ateneo può formare un policlinico o in maniera diretta, cioè prende un posto e lo fa diventare tutto Policlinico, con una componente universitaria, o trasforma una struttura aziendale come nel caso del Sant’Elia progressivamente. Per diventare policlinico ci deve essere per legge la prevalenza di componente universitaria. Cioè ci devono essere più primari universitari che ospedalieri. Quindi significa che questo processo avviene attraverso una progressiva trasformazione: va via il primario in pensione e si sostituisce con quello universitario. E tra l’altro l’ateneo di Palermo può avere due policlinici, quello di Palermo e quello di Caltanissetta, se crea una diversificazione. Quindi diventa un’unica rete, che potrebbe portare a un aumento del numero di persone da formare. L’ospedale di Enna invece non è hub di II livello, quindi mancano le competenze alte come la neurochirurgia o la cardiochirurgia. E l’unico hub di II livello che abbiamo in questo momento su questo territorio è il Sant’Elia. I tempi per la realizzazione non sono brevi – ha aggiunto Midiri – quindi non dobbiamo far passare il messaggio demagogico che siccome ci sono le elezioni di mezzo tutto questo porta a immaginare che si possa fare in qualche mese. Ci vorrà chiaramente un atto legato a un’offerta formativa perché se devo portare dei docenti a Caltanissetta devo immaginare di mettere a bando dei ruoli di professore associato ordinario su Caltanissetta e ci vorrà almeno un anno da oggi”. Nel corso dell’incontro il rettore Midiri e gli altri intervenuti hanno anche tenuto a sottolineare come i medici formati a Caltanissetta si siano distinti sempre come tra i migliori. “L’incontro è stato realizzato – spiega il presidente del consorzio universitario Walter Tesauro – per avere contezza da parte del Rettore, quale massima espressione dell’Università, unitamente ai politici, della sinergia da creare per il percorso che porterà alla realizzazione del policlinico. Io fungo da collettore tra l’università e la politica per questo incontro programmatico per il futuro e per dare risposta alla cittadinanza che da parte nostra c’è il massimo impegno. Il percorso non lo conosco e certamente non sarà breve ma bisogna iniziarlo. La possibilità di realizzarlo è già oggetto di una legge ministeriale e ovviamente sarà in sinergia comunque con le altre province di cui saremo il fulcro. Oggi abbiamo appreso i passaggi e le interlocuzioni intervenute tra la Regione, l’assessorato e il rettore Midiri che per noi ha avuto sempre massima attenzione e lo dimostra la sua volontà di decentrare altri corsi universitari a Caltanissetta”.




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