Villarosa: tavola rotonda su difficoltà politiche e energie sostenibili

Villarosa. Pubblico delle grandi occasioni alla biblioteca “De Simone”, arricchito da numerosi studenti delle medie e dei licei accompagnati dai loro docenti, al convegno che si svolto in onore dello scienziato e fisico villarosano Salvatore Notarrigo. Un convegno al quale hanno partecipato diverse personalità del mondo accademico catanese che hanno collaborato con Notarrigo che, oltre alla fisica, si è occupato anche di ambiente mettendo in relazione energia, economia e ambiente.

A parlare specificatamente è stato il prof. Angelo Pagano che, in modo appassionato e convincente, ha sottolineato che “non esiste un problema energetico derivante dalla carenza di energia disponibile, anzi, che la quantità di energia consumata oggi sul pianeta sia esorbitante, se paragonata con la parte di energia solare che è responsabile e garante del mantenimento di tutti i cicli della vita sul pianeta”. “Quando vi chiamano nei referendum – ha chiosato – per dire se volete una centrale in più, non ha importanza se sia nucleare o di altro tipo, mandateli al quel paese. Perché non abbiamo bisogno di consumare più energia, anzi abbiamo bisogno di frenare, di ridurre notevolmente i consumi. E se vi dicono che non ce la facciamo a vivere, sappiate che non vi dicono la verità. Se andiamo a vedere quanta energia viene effettivamente utilizzata dal sistema produttivo, rispetto a 100 parti se ne consuma appena il 20.

L’80 per cento, come dico sempre ai miei allievi, va a finire nel cesso”. Per Pagana, “il sistema capitalistico è talmente inefficiente che pur di mantenere alta la legge del profitto, l’80 per cento dell’energia prodotta la butta per inesigenza”. Quindi secondo il cattedratico, “prima di richiedere altra sorgente di energia, bisogna spendere i soldi per migliorare l’efficienza produttiva”.




“Vogliamo che le nostre industrie – ha aggiunto- vengano finalizzate al bene comune, non al bene delle tasche dei capitalisti. Perché quest’epoca è finita e poco importa se il capitalista sia d’accordo o meno. A richiederlo è il sistema, in quanto la concentrazione dell’anidride carbonica sulla terra è aumentata al di là della tollerabilità; e anche se è una piccola parte stiamo già pagando le conseguenze con l’aumento del cancro al 35 per cento. E seppure la natura cerchi di difendersi, la temperatura è aumentata lo stesso con la conseguenza che la fertilità delle piante viene compromessa. Per non parlare – ha concluso – delle migliaia di specie di animali o del 30 per cento di ghiaccio che ci siamo giocati già. Informazioni di questo tipo in televisione vengono date tutti i giorni; ma sono tutte analisi che Notarrigo con umiltà aveva previste con metodo scientifico”.
Giacomo Lisacchi