Hub militare, no di Nicosia ma serve un piano per rilanciare l’area

Nell’aula consiliare si è svolta l’assemblea cittadina sul tema “Camminiamo insieme. No alla militarizzazione del territorio. Sì allo sviluppo ecosostenibile” promossa da un gruppo di associazioni e alla quale sono intervenuti il vescovo Giuseppe Schillaci della Diocesi di Nicosia, il sindaco Luigi Bonelli e i deputati Luisa Lantieri, Stefania Marino e Fabio Venezia.

Il dibattito in aula a Nicosia

E’ stata un’assemblea molto partecipata, e a tratti anche vivace, con molti interventi dopo le relazioni introduttive di Piergiacomo La Via, uno degli organizzatori, Caterina Turano e Francesco Lo Cascio. Di pace e ambiente nelle encicliche di Papa Francesco, ha parlato Lo Cascio. Argomento della relazione di La Via è stato l’inserimento nello Statuto comunale della norma che vieta l’utilizzo del territorio comunale per esercitazioni militari.

La revoca della delibera

La revoca delle delibere dei che approvavano l’accordo con le autorità militari è accolta favorevolmente dagli organizzatori della manifestazione di venerdì sera, che però non abbassano la guardia. Ma non basta dire no all’hub per le esercitazioni militari su un un’area di 30 kmq ricadente nel territorio dei comuni di Nicosia, Sperlinga e Gangi, ci vuole anche una proposta di sviluppo sostenibile. Di questo se n’è occupata Turano che ha indicato nella Strategia nazionale delle aree interne (Snai) una concreta ipotesi di sviluppo. Nicosia e Sperlinga sono due dei 14 comuni che fanno parte della coalizione dell’Area Interna Troina ammessa alla Snai nel ciclo di programmazione 2021-2027.

Serve un piano di valorizzazione

Gangi fa parte di un’altra Area Interna, quella delle Madonie, che c’è dal 2014. Per elaborare la strategia di sviluppo dell’area, che avrebbero dovuta averla già definita entro il 30 giugno, i sindaci dei 14 comuni dell’Area Interna Troina hanno sottoscritto la convenzione a Regalbuto il 15 aprile e si apprestano a costituirsi in Unione dei Comuni per attuarla.

Nella nuova architettura istituzionale rappresentata dalla convenzione e dall’Unione dei Comuni, che sta prendendo forma in questa vasta area del territorio di 1350 kmq, le comunità comunali, anche se mantengono e valorizzano i propri valori identitari, non sono più ambiti funzionali autonomi in materia di sviluppo economico e di potenziamento dei servizi di cittadinanza sull’intera area. Sono questioni che coinvolgono tutta l’Area Interna Troina, che realisticamente non possono essere affrontate e portate a soluzione con iniziative di un singolo comune o di due comuni separatamente dagli altri comuni della coalizione.

Silvano Privitera