Ex Ciss, locali arredati e mai consegnati, Venezia al Governo regionale, “da un anno tutto fermo”

Sull’ex CISS di Pergusa è calato di nuovo il silenzio e per evitare che l’Amministrazione della Regione siciliana sia presa ancora di mira dalla nota Stefania Petix e dal suo bassotto, l’onorevole del PD Fabio Venezia ha deciso di mettere nero su bianco e di chiedere, attraverso una mirata e documentata interpellanza, conto e ragione al Governo regionale.

L’iniziativa di Fabio Venezia

Venezia ha infatti ricordato l’atto d’indirizzo che l’Assessorato regionale alla Sanità ha fatto all’ASP di Enna affinchè si provvedesse ad acquisire apposite disponibilità di Enti pubblici e privati per la gestione di un grande centro di riferimento regionale per la riabilitazione nell’ambito delle patologie dementigene. Da allora nulla si è mosso e l’ASP di Enna, che ha fatto il passaggio propedeutico richiesto, è in attesa di sapere dalla Regione quali sono le reali volontà e se queste risultano dotate di copertura finanziaria.

Struttura arredata ma non consegnata

“E’ trascorso infruttuosamente più di un anno e che la struttura “ex CISS” di Pergusa, quasi del tutto arredata per l’uso sanitario, non è stata ancora consegnata alla collettività come anche auspicato dal Consiglio comunale di Enna riunitosi sui luoghi in seduta straordinaria ed urgente” spiega Venezia nella sua interpellanza.

Il destino dell’ex Ciss

E’ arrivato il momento di mettere la parola fine su questa opera, non fosse altro per le ingenti risorse finanziarie fin qui spese per recuperare un immobile che rischiava di essere catalogato tra gli eco-mostri da abbattere. L’ex CISS è destinato a diventare un big player per il territorio centrale ed interno della Sicilia, capace di generare economie di scala ed effetti moltiplicatori di sviluppo. Tutti ingredienti che si ritrovano in quelle politiche di area vasta di cui parliamo da tempo e che, ahimè, non hanno trovato condivisione nella strategia nazionale aree interne (SNAI) per la cronica assenza di un ente di area vasta.

I danni della malapolitica

Ancora una volta riaffiorano i danni fatti da una certa politica che, durante il periodo della caccia alle streghe in cui si sono masochisticamente ridotti anche i presidi istituzionali della democrazia locale, ha privato i territori delle aree interne dell’unica Istituzione di area vasta idonea a promuovere politiche resilienti per arginare i fenomeni della decrescita e dello spopolamento ancora in corso.

Massimo Greco