Policlinico, Gargaglione, “deve stare ad Enna ma la politica deve compattarsi”

L’adesione di Enna all’Unione dei Comuni con città del Nisseno, la frammentazione della provincia ennese, il piano sul Policlinico e la sfida con Caltanissetta, e l’analisi sulla situazione politica ennese. C’è tutto questo nell’intervista al presidente del Consiglio Comunale di Enna  Paolo Gargaglione rilasciata a ViviEnna.

Presidente, Enna si appresta ad entrare nell’Unione dei Comuni con citta’ solo del Nisseno. Non si rischia di sganciare Enna dalla sua provincia con conseguenze negative per l’economia del territorio ennese?

Assolutamente sì. Ma le cause di un possibile smembramento della Provincia di Enna sono diverse, una su tutte l’abolizione delle ex Province Regionali voluta dal governatore Crocetta circa 10 anni fa. A questo dobbiamo aggiungere la mancata attuazione della legge regionale n.8 del 24 marzo 2014 istitutiva dei Liberi Consorzi Comunali, il proliferare delle unioni di Comuni (Troina e Centuripe) che partecipano alla Strategia Nazionale Area Interne e l’assenza di una guida politica autorevole e riconosciuta che doveva, necessariamente, assumere il Comune capoluogo. Quest’ultimo è stato uno dei motivi, che mi ha indotto a promuovere nell’ottobre del 2021 la Conferenza permanente dei Presidenti dei Consigli Comunali delle “Aree interne e centrali della Sicilia”.

Enna e Caltanissetta si contendono il quarto policlinico in Sicilia. Perché, a suo avviso, la scelta dovrebbe cadere su Enna?

Non potrebbe essere diversamente. Qualcuno forse non sa che Enna ospita, alla pari di altre pochissime Città italiane, ben due facoltà di medicina, ovvero la facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università degli studi di Enna “Kore” e l’estensione del corso di laurea in Medicina e Professioni Sanitarie dell’Università pubblica romena di Galati “Dunarea de Jos”. Inoltre, la recente legge regionale che istituisce il 4° policlinico in Sicilia, pur non facendo espresso riferimento ad Enna, fa il paio con la L.R. n.6 del 2001, con la quale la stessa Regione Siciliana istituiva proprio ad Enna il quarto polo universitario della Sicilia. E mi sembra opportuno ricordare che i tre atenei di Catania, Palermo e Messina hanno già i loro Policlinici. Ed infine, ritengo che la recente nomina a Rettore del professore Tomasello, associata alla bontà delle azioni messe in campo dalla governance della Kore, rappresentino i veri punti di forza di quest’ambiziosa scommessa.

Ritiene che sulla vicenda del Policlinico, la politica ennese sia compatta o, invece, vi sia frammentazione?

Purtroppo la politica ennese è frammentata. Infatti, sull’accidentato percorso del Policlinico non sono mancate, da parte di autorevoli rappresentanti istituzionali, delle sostanziali differenziazioni politiche. Così come non si può non riconoscere l’impegno e la determinazione degli on.li Lantieri e Venezia che seppur schierati su fronti opposti hanno firmato l’emendamento, accolto con favore dal governo Schifani, e che di fatto darà vita nella nostra Città al 4° policlinico in Sicilia.

Che si sente di dire alla classe politica ennese?

Di ritrovare il senso di comunità per un rinnovato e funzionale rapporto di collaborazione tra le diverse istituzioni locali. E poi creata questa premessa, occorre avere una visione di sviluppo economico e sociale di lungo respiro, che non può prescindere dalla permanenza delle giovani generazioni nel nostro territorio.

Gaetano Scariolo