Consiglio, in aula l’ingresso di Enna con i Comuni del Nisseno

C’è l’approvazione dell’ atto costitutivo unione dei Comuni area urbana funzionale “Fua Caltanissetta” tra i punti principali del Consiglio comunale di Enna convocato per il 3 agosto. Sarà l’ultimo prima della pausa estiva ma la seduta avrà una certa importanza per il passo che Enna compirà, attraverso poi il suo sindaco, visto che si unirà ad altri sei Comuni, tutti nisseni, tra cui Caltanissetta, Delia, San Cataldo, Santa Caterina Villarmosa, Serradifalco e Sommatino.

Il piano della Regione

Si tratta del Programma regionale Fesr Sicilia 2021-2027 che è stato approvato nei mesi scorsi dalla Commissione europea che ha una dotazione finanziaria complessiva è di 5,86 miliardi di euro, di cui 4,10 miliardi provenienti dai fondi Ue e 1,76 miliardi cofinanziati dall’Italia con risorse nazionali e regionali.

L’obiettivo

Il programma intende promuovere progetti di sviluppo sostenibile delle imprese e degli enti locali dell’isola fino al 2029. Il Pr Fesr sosterrà la riqualificazione energetica di edifici pubblici e la riduzione dei consumi delle imprese anche sostenendo l’aumento della quota di energie rinnovabili. E finanzierà interventi per il contrasto al dissesto idrogeologico e per la riduzione del rischio sismico.

La divisione dell’isola

La Regione ha suddiviso il territorio per zone: ci sono le tre aree urbane Funzionali (FUA) di rango metropolitano, comprendenti Palermo, Catania e Messina, e le sei Fua di rango medio, tra cui Agrigento, Caltanissetta, Gela, Ragusa, Siracusa e Trapani.

Enna spacchettata

Il Comune di Enna è stato così inglobato, per vocazione economica, nell’area del Nisseno ma nella suddivisione delle zone la Regione siciliana ha previsto le cosiddette aree interne: Madonie, Simeto – Etna, Nebrodi, Calatino e Sicani dove andranno a confluire gli altri Comuni che, per lo stesso concetto, si fonderanno in base alle caratteristiche socio economiche degli stessi.

Cosa lega Enna e Caltanissetta

Nello Statuto del Fua Caltanissetta sono indicati i punti di forza di questo territorio, saldato dalla presenza di piccole imprese. “Dal punto di vista strutturale, il sistema economico della Coalizione vede un’ampia prevalenza delle piccolissime imprese (quelle con 1-9 addetti rappresentano il 96,5% del totale e danno lavoro al 59,5% degli occupati). Si ha una buona presenza di medie imprese (quelle con 50-249 addetti, che sono importanti motori di innovazione), superiore rispetto a tutti gli altri territori della Regione,
comprese le aree metropolitane”.

La forza dell’agroalimentare ennese

Scendendo nel dettaglio è certamente l’agroalimentare il punto di forza del territorio, “con ampie aree coltivate e con la presenza di numerosi prodotti caratterizzati da marchio DOP e IGP, tra cui alcuni peculiari del territorio come la Pagnotta del Dittaino e il formaggio Piacentinu Ennese”.

Univesità ed innovazione

Un altro settore trainante e peculiare nell’area tra Enna e Caltanissetta è l’università, su cui si intendono concentrare progetti e risorse, soprattutto per la realizzazione della banda larga. “In questi processi avrà un ruolo cruciale, oltre all’università, la capacità delle imprese di accedere ai mercati digitali: nonostante la Coalizione insista su una vasta area urbana, la dotazione di banda larga ultra-veloce (100Mbps) è ancora inferiore rispetto a quella media regionale (in particolare, nel comune di Caltanissetta vi ha accesso meno del 60% della popolazione)”