Sagra della salsiccia, 2 esperti a Calascibetta per il premio di qualità

Inserita nei festeggiamenti in onore della Madonna di Buonriposo, quest’anno, la sagra della salsiccia, a Calascibetta, giunta alla sua cinquantunesima edizione, è candidata a ricevere il marchio di “Sagra di qualità”. Tale riconoscimento permetterà la promozione dei prodotti tipici del territorio e la tutela della cultura, del folklore, delle tradizioni, del turismo e dell’economia della zona. A dover certificare la qualità della “sagra” saranno due esperti del settore, i quali rimarranno due giorni a Calascibetta.

Pane, salssicia e vino

L’evento culinario, in programma sabato 2 settembre, alle ore 20, vedrà impegnati i volontari della Pro Loco distribuire circa duemilacinquecento panini, duecentocinquanta chili di salsiccia e del buon vino.
Un tributo all’arte culinaria xibetana che si terrà a ridosso del Santuario, distante tre chilometri dal centro storico di Calascibetta. La manifestazione, patrocinata dall’amministrazione comunale, è stata presentata ieri sera nella sede provinciale dell’Unpli, con una conferenza stampa alla quale hanno preso parte anche il presidente provinciale Unpli, Maria Rita Speciale, e quello della locale Pro Loco Giuseppe Leonora.

La promozione del territorio

Un lavoro certosino, portato avanti dai due enti di promozione turistica, che sta cercando di dare un impulso, dal punto di vista economico, per la crescita del territorio. Giovani e non, come Sara Savarino,
Nives Colianni, Roberta Bruno, Peppino Serpotta, lo stesso presidente della Pro Loco, Giuseppe Leonora, e Pietro Folisi, quest’ultimo- ha spiegato Maria Rita Speciale- sarà nominato a breve presidente onorario della Pro Loco, da qualche anno portano avanti progetti mirati, lavorando con passione, per promuovere le bellezze artistiche e le tipicità culinarie di Calascibetta.

La locandina

Molto apprezzato anche il lavoro della sedicenne Valeria Marcellino che ha realizzato la locandina
raffigurante la storia della sagra. Insomma, sono stati in tanti a sbracciarsi per cercare di raggiungere l’obiettivo: ricevere il marchio di “Sagra di qualità”. Le origini della festa di Buonriposo, che ogni anno richiama migliaia di persone, diverse quelle che arrivano dai paesi limitrofi, sono molto antiche. Si narra che nelle zone vicine al santuario venne trovata una roccia con le sembianze della Madonna. A trovarla furono i lavoratori della vicina miniera di zolfo, i quali nel cercare di portarla in paese dovettero desistere in quanto la roccia divenne pesantissima, per cui non potè essere sposta, così si decise di edificare in loco il santuario dedicato alla Vergine.

La storia

La comunità xibetana, che si riuniva nei giorni dedicati alla Madonna, acquistava la salsiccia dai macellai collocati nelle “logge”, piccoli ambienti ricavati nella roccia usati fino agli anni ’60, e successivamente
veniva arrostita nelle collinette adiacenti il santuario. Le “logge” furono successivamente sostituite dagli stand in legno e nel lontano 1970 la nascente Pro Loco istituì la prima edizione della “Sagra della salsiccia”, che dopo mezzo secolo si spera possa ricevere il marchio di qualità. Il lato folkloristico non finisce qui. Domenica tre settembre, infatti, alla festa della Madonna è legato il “Palio dei Berberi”, centenaria corsa dei cavalli di origine araba, si fa risalire all’800 d.C., che si caratterizza per la sfida tra fantini che cavalcano a pelo e si inseguono lungo i trecento metri di tratto sterrato che si affronta tutto ad un fiato.

I festeggiamenti per la Madonna di Buonriposo

In mattinata la classica “Caccia al Tesoro” che coinvolge centinaia di giovani. Il culmine dei festeggiamenti lunedì 4 settembre, alle 19:00, con la processione del simulacro della Vergine. A seguire la messa che si terrà nel piazzale antistante il santuario e sarà celebrata dall’arciprete, Giuseppe Di Rocco, che, per l’occasione, saluterà la comunità di Calascibetta. Da martedì prossimo la sua missione pastorale continuerà a Caltanissetta.

Francesco Librizzi