Le Vie dei Tesori ad Enna, c’è pure una visita notturna

Terzo weekend delle Vie dei Tesori, l’iniziativa che coinvolge 10 Comuni siciliani, tra cui Enna.

Cosa vedere

A Enna le visite sono riservate alle  torri ed ai conventi ma nel percorso ci sono anche per cripte anche se la passeggiata guidata dal mummiologo Dario Piombino Mascali è già sold out.

La visita in notturna

Tra gli appuntamenti più suggestivi c’è la visita in notturna alle nuove sale espositive del Palazzo della Cultura, su note jazz; o domenica, la scoperta di Palazzo Militello attraverso una visita teatralizzata dedicata al barone innamorato del Liberty.

Storia, arte e cibo

Si visiterà la chiesetta della Madonna di contrada Calderai seguita da un’immersione nell’arte casearia locale del Piacentinu. Nel chiostro di Montesalvo si potranno invece assaggiare pietanze del “mangiare povero” dei conventi preparati dagli allievi chef della Scuola dei mestieri sotto la guida dei frati francescani. 

Si potrà seguire l’abilità del restauratore del legno Angelo Scalzo, o essere tra i pochi spettatori della visita esclusiva che il medievalista Pietro Colletta e Federico Emma condurranno su un testo importante del ‘700 sull’antica Enna, di padre Giovanni dei Cappuccini conservato in Chiesa Madre.

Le mazze d’argento

Sarà anche l’ultima occasione per vedere le bellissime “mazze d’argento” barocche alla chiesa Anime Sante, di fatto un’introduzione al museo immersivo dedicato alla Settimana Santa. Aperto il Castello di Lombardia, il luogo finora più visitato, che fa parte del circuito Italia Romanica, con la torre di Federico di 27 metri, avvolta da leggende esoteriche, e si è incerti se attribuirla a Federico II di Svevia o a Federico d’Aragona.

Da programmare assolutamente una puntata all’Archivio Storico comunale per scoprire documenti inediti sui carusi nelle solfare e sulle leggi razziali degli anni Trenta. Le chiese sono tante, dal convento abbandonato e alla chiesa di San Benedetto dove si salirà sulla torre campanaria. Si visita per la prima volta la Torre di guardia di Santa Maria del Popolo, dove è esposta la “campana del demone” che, racconta la leggenda, scacciava tempeste e spiriti maligni.