Caso Scozzarella, scontro aperto tra Speranza e sindaco

Gravi affermazioni del consigliere Giuseppe Speranza Pd che accusa la sindaca Draià di aver condizionato il parere dei funzionari del Dipartimento regionale Enti Locali, sul caso Scozzarella, il presidente del Consiglio comunale, al centro di una bagarre politica, che è rimasto in carica.

L’attacco di Speranza al sindaco

“L’ingerenza del Sindaco sui Funzionari che hanno rilasciato il parere atteso dai Consiglieri Comunali sulla nota vicenda della mozione di sfiducia al Presidente del Consiglio- afferma Speranza- emerge con
chiara evidenza da una mail inviata dal competente ufficio che anticipa il parere al Sindaco in seguito ad interlocuzioni telefoniche che giudichiamo gravi ed inopportune. Una presenza invasiva da parte di
chi esercita da anni un significativo controllo su ogni singola attività in questa circostanza che ha probabilmente indotto gli uffici preposti ad elaborare un parere diverso a quello comunicato giorni addietro nel corso di un incontro istituzionale tenutosi in Prefettura alla presenza dei Consiglieri Comunali firmatari della mozione di sfiducia e dello stesso Sindaco. Nel corso dell’incontro- continua l’esponente PD- era emerso che il mancato adeguamento dello Statuto Comunale (atto non obbligatorio) alle disposizioni previste dalla legge regionale prevalente nella gerarchia delle fonti aveva prodotto una delibera Consiliare illegittima verso cui il Presidente del Consiglio formalmente decaduto avrebbe dovuto opporsi al T.A.R impugnando l’atto e presentando ricorso entro 60 giorni così come previsto dalla legge, concetto formulato anche nell’ultimo parere emesso. A conferma poi della sospensione dell’attività del Consiglio Comunale come atto cautelativo adottato dai firmatari della mozione nel corso dell’incontro veniva confermato che in presenza di un Presidente del Consiglio decaduto ogni atto deliberativo sarebbe nei fatti risultato nullo. In quell’incontro in prefettura il Sindaco, rispetto al parere pronunciato, non aveva posto nessuna obiezione. Leone social sempre con il telefono in mano. Silenziosa ed assente fuori dai confini comunali”.

“Può apparire legittimo chiedersi se l’’interlocuzione telefonica ha condizionato gli uffici contribuendo nei fatti a “salvare” un Presidente del Consiglio comunque privo di legittimità politica agli occhi dell’intera comunità? Se il Sindaco da mesi tenta di condizionare l’operato di alcuni Consiglieri Comunali firmatari della mozione con continue e pressanti telefonate- rimarca Speranza- può risultare al contempo credibile che le medesime pressioni sono state esercitate nei confronti di influenti esponenti politici in grado di intercedere per modificare un parere emesso giorni prima e di tono completamente opposto? Com’è possibile che un ufficio regionale a distanza di pochi giorni fornisca due pareri diversi sulla medesima vicenda istituzionale? E per questa ragione che abbiamo formalmente richiesto un nuovo incontro con il Prefetto confidando nella sua integerrima autorevolezza. In attesa di capire come si concluderà questa triste vicenda un obiettivo riteniamo di averlo raggiunto. Differenziarci nettamente da improbabili personaggi che pur di mantenere ben salda la poltrona non esitano a farsi scrupoli anche quando il prezzo da pagare è quello della dignità politica. Imprudenti e spregiudicati protagonisti di questi terribili anni che con i loro comportamento continuano ad infliggere colpi alla credibilità delle Istituzioni”.

La replica del sindaco Draià


La risposta della sindaca Draià interpellata sulla vicenda, non si fa attendere:
“Il consigliere Speranza non sa più che pesci prendere poiché è mosso solo dalla rabbia e dal livore nei confronti del Sindaco e della sua amministrazione. Spero che prima o poi capirà che per ottenere i
risultati e raggiungere obiettivi, bisogna studiare e non lanciarsi senza sapere e conoscere il funzionamento della macchina amministrativa e le normative che regolamentano gli enti locali. Come ho ribadito più volte anche dinanzi a Sua eccellenza il Prefetto, a cui porgo le mie scuse per essere sempre tirata in ballo senza il giusto rispetto, sono disponibile al dialogo sempre, rispettando le posizioni di ognuno. Sulla vicenda del Presidente non sono intervenuta perché il Prefetto è stata chiarissima nel ribadire, qualora ce ne fosse bisogno, che era competenza della Regione fare chiarezza e infatti è stata fatta una richiesta di parere. Le dichiarazioni di Speranza sono molto gravi, il comunicato sarà trasmesso alla Regione e a tutti gli organi di controllo. In pratica per Speranza siamo tutti corrotti e io sono così potente da indirizzare i funzionari della Regione a dare pareri sotto mia dettatura. Questa è pura follia e mancanza di rispetto nei confronti delle istituzioni tutte. Per correttezza devo dire di aver sentito la dottoressa Leonelli firmataria della nota della Regione, solo una volta, ovvero la mattina in cui ha inviato il parere, che era già ufficiale poiché protocollato. Purtroppo per l’ennesima volta Speranza dimostra di non
avere rispetto delle Istituzioni. Ogni giorno manca di rispetto nei confronti del Sindaco e dei colleghi Consiglieri comunali, ma in questa occasione addirittura si è superato, mancando di rispetto nei confronti
di sua eccellenza il Prefetto, della Regione e dei suoi funzionari. La rabbia ha annebbiato completamente Speranza, che ormai spara a zero su chiunque. La sua è una vera e propria ossessione. Il Sindaco non
deve salvare nessuno, non è colpa mia se la legge dice che per la Revoca del Presidente servano i 2/3. I Consiglieri comunali devono accettare di avere fatto una brutta figura perché avrebbero dovuto
documentarsi meglio in merito. Altra bugia del Consigliere Speranza, è nel dire che il Sindaco da mesi tenta di condizionare l’operato del Consiglio comunale. Ma se per l’opposizione, la stessa è rimasta con
solo 5 consiglieri, chi sarebbero questi consiglieri che subiscono pressioni? Che faccia nomi e cognomi io posso fornire anche il mio cellulare. Forse è lui che prova a stressare i cinque Consiglieri che sono rimasti coerenti con la loro linea politica e non hanno detto di Sì alla sua proposta di sfiducia al Sindaco.”

Rino Caltagirone