Processo Saguto, assolto Di Maria, in carcere Provenzano
Enna-Cronaca - 21/10/2023
Ci sono riflessi ennesi nella sentenza dei giudici della Corte di Cassazione che si sono espressi nell’ambito del processo sullo scandalo dei beni confiscati che vede al centro Silvana Saguto, ex presidente della sezione Misure di prevenzione del tribunale.
La vicenda
Silvana Saguto è finita sotto processo, insieme ad altri 11 imputati, per aver gestito, secondo le accuse in maniera clientelare, i beni confiscati alla mafia e avere messo in piedi un vero e proprio “sistema” per la procura nissena.
Assolto il docente della Kore Di Maria
La Suprema Corte ha annullato, senza rinvio, la condanna ad anno e 10 mesi nei confronti di Roberto Di Maria, docente della Giurisprudenza Kore di Enna, per cui il processo per l’ex preside della Facoltà è chiuso in modo definitivo.
Stesso percorso anche per Walter Virga, Emanuele Caramma, il figlio dell’ex giudice, Maria Ingrao, moglie dell’ex docente della Kore Carmelo Provenzano, e Calogera Manta. Definitiva la condanna a 3 anni nei confronti dell’ex prefetto di Palermo, Francesca Cannizzo.
In carcere Provenzano
E’ finito in carcere, come la Saguto, il marito dell’ex giudice Lorenzo Caramma e l’avvocato Gaetano Cappellano Seminara, l’ex professore della Kore Carmelo Provenzano. La decisione è stata assunta dalla Procura generale di Caltanissetta che ha ritenuto esecutiva una parte della sentenza emessa dalla Cassazione, che aveva però disposto un nuovo processo per entrambi. Il docente si è costituito in un carcere romano.
Perché sono stati arrestati
La condanna dell’ex presidente della sezione Misure di prevenzione del tribunale di Palermo e degli altri 3 imputati non è infatti del tutto definitiva, perché deve essere rideterminata la pena: la sentenza di merito è però irrevocabile per la parte relativa ai reati più gravi, in base ai quali è presumibile che la pena non sarà inferiore ai 4 anni, limite al di sotto del quale non si va, di regola, in carcere, ma si possono ottenere benefici come l’affidamento in prova ai servizi sociali.
Il cerchio magico
Silvana Saguto, radiata dalla magistratura, secondo i pm nisseni, insieme a quello che è stato definito dai giudici di Caltanissetta il suo “cerchio magico” avrebbe fatto un uso “distorto” dei beni confiscati alla mafia. A tradirla sarebbe stato il suo tenore di vita e quello della sua famiglia, definito troppo elevato.
Le condanne in Appello
Le condanne in Appello
In appello, dove era caduta l’accusa di associazione, erano state emesse le seguenti condanne: 8 anni e 10 mesi per Silvana Saguto ed ancora l’avvocato Cappellano Seminara, 7 anni e sette mesi, il marito dell’ex giudice, l’ingegnere Lorenzo Caramma, 6 anni e 2 mesi, il figlio Emanuele Caramma 4 mesi, l’ex prefetto di Palermo Francesca Cannizzo e il professore della Kore di Enna ed ex amministratore giudiziario Carmelo Provenzano, 3 anni. Il tenente colonnello Rosolino Nasca, due anni e 8 mesi; l’avvocato Walter Virga, un altro amministratore giudiziario del “cerchio magico”, un anno e 4 mesi. Roberto Di Maria, preside della facoltà di Giurisprudenza di Enna un anno e dieci mesi, il commercialista Roberto Santangelo condannato a 4 anni e due mesi, Maria Ingrao, moglie di Provenzano e Calogera Manta, la cognata, condannate a 2 anni e 8 mesi.