Calascibetta rifiuta Halloween e riabbraccia Ognissanti

“Riscoprire il valore cristiano di Ognissanti”, è il pensiero del giovane neo arciprete di Calascibetta, don Maurizio Nicastro. Niente bambini vestiti da strani mostri, messi da parte zucche e teschi che mettevano paura, quella che in questi giorni non manca guardando le terribili immagini che arrivano dalla Palestina e da Israele, ma anche dall’Ucraina.

Basta con Halloween

Halloween, tradizione tutta americana, va in soffitta per dare spazio ad un’iniziativa dal senso cristiano: pregare e festeggiare i santi. Così, ieri pomeriggio, i ragazzi dell’Azione cattolica hanno girato per le vie di Calascibetta imbucando nei portalettere o attaccando nelle porte delle abitazioni diverse immaginette dei santi.

Le parole di don Maurizio

“Non fosse altro perché- spiega don Maurizio- “oggi non si festeggia Halloween, ma la ricorrenza di tutti i santi che durante il loro cammino terreno hanno messo in atto i dieci comandamenti e i valori cristiani”. Diversi hanno dato persino la vita per il Signore. Uno di loro, proclamato Beato, ma la cui strada della santità sembra essere tracciata, è don Pino Puglisi, un martire della Chiesa Cattolica, ucciso dalla mafia perché sottraeva dalla malavita, a Palermo, i ragazzi del quartiere Brancaccio.

I volti dei simboli cristiani

Anche il suo volto, come quello di Santa Teresa di Calcutta, San Francesco, Santa Teresa D’Avila, del Patrono di Calascibetta, San Pietro, campeggiano sia nelle stanze dell’oratorio, sia su un telo che da ieri trova spazio nella facciata centrale della torre civica, in piazza Umberto I. Sono loro l’esempio da seguire, anche per dare freno a una scristianizzazione che rischia di indurire ancora di più il cuore di tanta gente. Ecco allora che l’iniziativa della Chiesa xibetana, guidata da padre Maurizio Nicastro, diventa lodevole. Ci riporta al senso autentico della festa di Ognissanti. Per Halloween ci sarà spazio altrove, in altri Paesi.

Francesco Librizzi