Carenza medici negli ospedali, in servizio 2 dottori sudamericani

I primi due medici stranieri, Adrian Gonzalez, cubano, e Francisco Crivelli, argentino, hanno firmato il contratto con l’Azienda sanitaria provinciale di Enna alla presenza del Commissario straordinario, Francesco Iudica, del Direttore amministrativo, Sabrina Cillia, e della dirigente dell’Ufficio del personale, Anna Falcone.

Tra Nicosia ed Enna

I primi due medici prenderanno servizio all’ospedale Basilotta di Nicosia e, in questa prima fase, coadiuveranno i reparti dell’ Umberto I di Enna. Il dottor Adrian Gonzalez prenderà servizio presso il Pronto Soccorso e il dottor Francisco Crivelli nel reparto di Chirurgia.

In arrivo altri medici stranieri

In itinere le procedure per l’assunzione di altri medici stranieri da destinare all’Ospedale Ferro Branciforte Capra di Leonforte. I medici sono stati accompagnati a Enna, per la firma del contratto, dai rappresentanti del Movimento per la Difesa dei Territori (MDT) di Nicosia, il presidente Fabio Bruno e il tesoriere Graziano Li Volsi, che hanno seguito tutto l’iter di reclutamento e amministrativo negli ultimi sei mesi.

“Evento storico”

“Evento storico per l’ASP di Enna. Con la firma – dice il commissario dell’Asp, Francesco Iudica – dei primi due contratti, si apre una nuova pagina per la sanità ennese. Prosegue l’impegno profuso dalla Direzione Strategica per il potenziamento delle dotazioni organiche e per rilancio dei quattro Presidi Ospedalieri dell’Azienda”.

Le parole dei 2 medici

I medici neoassunti dichiarano di “essere entusiasti e impazienti di iniziare”; i dirigenti dell’Azienda Sanitaria e il direttivo del MDT esprimono soddisfazione per il grande risultato ottenuto, dopo tanti mesi di sforzi e di lavoro sinergico di grande collaborazione”.

Iniziativa dell’Asp di Enna

L’arrivo dei due medici stranieri è una iniziativa assunta dall’Asp di Enna, come fanno sapere dalla direzione sanitaria, non è legata all’avviso della Regione siciliana per reclutare sia medici comunitari sia extracomunitari.