Vaccinazione contro l’influenza, open day all’ospedale di Enna

Torna l’Influday, la giornata promossa dall’Assessorato regionale della Salute dedicata all’informazione e promozione sui benefici della vaccinazione contro l’influenza.

Le vaccinazioni all’Umberto I

Per l’occasione, l’ASP di Enna ha organizzato l’accesso libero e senza prenotazione dell’ambulatorio vaccini dell’Umberto I di Enna, dalle ore 8.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 17.30 del 14 dicembre 2023, con un evento nel corso del quale verranno eseguite le vaccinazioni su richiesta delle persone che interverranno.

Accordo con medici e pediatri

La campagna vaccinale è partita lo scorso 16 ottobre. Il Servizio epidemiologia e statistica sanitaria, diretto dal Franco Belbruno,  e tutti gli altri operatori del Dipartimento di prevenzione ed aziendali coinvolti hanno già provveduto, dopo la stipula da parte della Direzione aziendale degli accordi con i medici di Medicina generale, con i Pediatri di libera scelta e con i farmacisti, a promuovere tutte le necessarie modalità per una offerta attiva e capillare alla popolazione. 

I dati dell’ultima vaccinazione

Nella precedente campagna antinfluenzale nell’ASP di Enna, su una popolazione over 65 di 38.928 persone, sono state somministrate 22.878 dosi per una copertura del 58.8 per cento. Risultato in linea con il dato regionale e superiore a quello nazionale.

“La vaccinazione rappresenta . spiegano dall’Asp – è il mezzo sicuro ed efficace per prevenire l’influenza e ridurne le possibili complicanze, temibili soprattutto per le persone con malattie croniche o anziane.  La complicanza più comune è la sovrapposizione di un’infezione batterica a carico dell’apparato respiratorio (che può quindi portare a bronchite ed aggravarsi fino a sviluppare una polmonite) e dell’orecchio (otite, sinusite, soprattutto nei bambini), ma anche complicanze a carico dell’apparato cardiovascolare (miocardite ed aumentato rischio di eventi ischemici cardiaci acuti) e del sistema nervoso, oltre che il peggioramento di malattie preesistenti. Più della metà dei casi complicati si registrano nei soggetti di età superiore ai 65 anni”