Lavori ex albergo, SiciliAntica chiede accesso agli atti

La vicenda del presunto ritrovamento di un antico muro romano a ridosso del Palazzo delle Benedettine si arricchisce di particolari. Da una parte i volontari (archeologi) di SiciliaAntica che hanno segnalato la scoperta alle competenti Amministrazioni, anche al fine di adottare le necessarie azioni di tutela, dall’altra la proprietà del ristrutturando albergo Sicilia che non nasconde le proprie perplessità sul valore del muro.
SiciliaAntica chiede l’accesso agli atti.

SiciliAntica negli uffici di Comune e Soprintendenza

Il presidente di Sicilia Antica Sandro Amata ci ha comunicato che si recherà nella giornata odierna presso i due uffici competenti (Comune e Soprintendenza) per accedere agli atti dei relativi procedimenti e soprattutto per visionare le risultanze dei sopralluoghi. Amata riferisce di essere parecchio incuriosito dell’esistenza di una specifica relazione archeologica che, escludendo evidenze murarie riconducibili all’età romana, consente la regolare ripresa dei lavori che sono stati cautelativamente sospesi.

C’è il muro antico o no?

In attesa di sapere se tale relazione esiste e da chi sia stata commissionata, visto che la Soprintendenza risulta essere sprovvista di archeologi, la questione sembra spostarsi su un piano prettamente tecnico-scientifico riservato alle sole professionalità dotate di specifiche competenze in materia. E’ infatti dirimente stabilire se i muri segnalati e fotografati da SiciliaAntica risultano dotati di valore archeologico o meno.

Rispetto a questa esigenza conoscitiva, per la quale sarebbe interessante assistere ad un confronto pubblico tra addetti ai lavori, ci si augura che gli interessi pubblici in gioco possano essere curati al meglio anche per limitare danni ai legittimi interessi di quell’imprenditore a cui si sono affidati gli ennesi per restituire alla città il suo albergo.