Area di Troina e Libero consorzio, è caos totale

In tempi di debito pubblico record, secondo solo a quello del Giappone, i nostro governanti continuano a non “badare a spese”. A fronte di politiche pubbliche statali emorragiche, come quelle promosse recentemente per finanziarie il reddito di cittadinanza e i super bonus in edilizia, anche in sede di politiche locali non ci facciamo mancare nulla.

L’Unione di Comuni “Area interna di Troina”

La costituenda Unione di Comuni “Area interna di Troina”, i cui rappresentanti stanno per essere eletti dai Consigli comunali dei rispettivi Comuni aderenti, sta già programmando il reclutamento delle risorse umane per dotare il novello ente intermedio del necessario motore burocratico. Amministrativi e tecnici capaci di mettere in pratica gli indirizzi politici che saranno loro assegnati in relazione al progetto strategico che è stata finanziato.

Il contenitore vuoto del Libero consorzio

A fronte di un Libero Consorzio comunale di Enna che rimane in vita solo per remunerare i propri dipendenti, 14 Sindaci della medesimo Consorzio comunale e del medesimo territorio sono costretti ad impegnare parte delle risorse pubbliche assegnate (50 milioni di euro) per reclutare nuove risorse umane.

Rischio default per il territorio

I nodi dell’anarchia istituzionale provocata negli ultimi lustri da una classe politica regionale dilettante stanno arrivando tutti al pettine. Ma i danni non si avranno solo nel cronico disordine istituzionale ed ordinamentale ma anche sulla sostenibilità finanziaria di scelte improvvisate e prive di prospettiva.

Politiche senza respiro

In un siffatto contesto, dove continuano a prevalere gli “orticelli” e le iniziative “fai da te”, facendo uso e consumo di risorse pubbliche, “gioco di squadra”, “ottimizzazione delle risorse umane e finanziarie”, “strategia di sviluppo”, “politiche di area vasta”, “sussidiarietà orizzontale” e “programmazione per obiettivi” rimangono solo strumenti di lavoro per noiosi studiosi.

Massimo Greco