Omicidio, convalidato arresto di Matteo, resta in carcere

Il gip del Tribunale di Enna ha convalidato l’arresto di Matteo Menzo, il 22enne accusato dell’omicidio del padre, Gaetano Menzo, imprenditore agricolo di Enna.

Arresto convalidato

La decisione del giudice è arrivata nella tarda serata di ieri dopo una lunga camera di consiglio, evidentemente il gip avrebbe valutato, con estrema cura, tutti gli elementi prodotti dagli inquirenti e le parole dell’indagato, difeso dall’avvocato Silvano Domina, nel corso del suo interrogatorio, avvenuto in carcere, ad Enna, dove si trova in stato di detenzione dal 23 gennaio, lo stesso giorno del delitto.

La linea della difesa

Il ragazzo, che resta in carcere, ha preso una linea ben chiara: avrebbe reagito ad un presunto tentativo di aggressione da parte del padre, nella cui disponibilità avrebbe avuto un coltellino, come emerso al termine degli accertamenti da parte degli agenti di polizia. Stando ad una prima ricostruzione dei fatti, sulla scorta delle prime dichiarazioni fornite dall’indagato, lo scontro familiare sarebbe riconducibile ad una questione economica. Il giovane, però, non avrebbe fornito dettagli su quella porzione di tempo, a partire dal delitto del padre, in cui aveva fatto perdere le sue tracce. Si sarebbe consegnato in serata dopo un colloquio al telefono con i poliziotti.

Le coltellate

Dalle prime informazioni, sarebbero state diverse le coltellate inflitte al genitore, forse 8 ma questo lo si saprà, con esattezza, non appena sarà resa nota la relazione del medico legale che ha eseguito, nella giornata di ieri, l’autopsia sul corpo senza vita della vittima.