Aidone

Aidone, “rischiamo di perdere il Poliambulatorio”

Sono sempre più carenti i servizi sanitari al Poliambulatorio ad Aidone. Alla persistente mancanza, di cardiologi, ortopedici e altre branche specialistiche, con il centro prelievi disponibile pochi giorni alla settimana, si aggiunge anche quello più recente della perdita del servizio di pediatria con le innumerevoli comprensibili proteste da parte di tante mamme costrette a portare i propri figli a Piazza Armerina.

Amministrativo in pensione

Oltre all’unico dipendente amministrativo andato in pensione. Da tempo, si parla di depotenziamento del poliambulatorio, una struttura davvero importante ma che ad oggi non ha avuto la giusta attenzione, anzi sembra destinata inesorabilmente alla chiusura costringendo la cittadinanza a ricorrere, suo malgrado, ai servizi a Piazza Armerina.

Emergenza ad Aidone

Parla di “emergenza sanità aidonese” il gruppo consiliare di opposizione Primavera Aidonese, composta dalle consigliere Zagara Palermo, Sonia Gangi, Valentina Raccuglia e Maria Donato, che ha presentato una richiesta di convocazione di consiglio comunale straordinario in adunanza aperta con la finalità di attenzionare il problema dei servizi sanitari di base. Al consiglio saranno invitati ad intervenire i
deputati nazionali e regionali di tutte le forze politiche del territorio, l’assessore regionale alla Sanità, la dirigenza dell’Asp, le associazioni di categoria, medici di base, pediatri e la cittadinanza tutta.

“Rischio perdita ambulatorio”

“Non possiamo rassegnarci al fatto che abbiamo perso il servizio di pediatria e stiamo per perdere il poliambulatorio- afferma Zagara Palermo in rappresentanza del gruppo. Da poco infatti l’unico dipendente amministrativo assegnato al poliambulatorio è andato in pensione e non è stato
sostituito. Non abbiamo più cardiologo, ortopedico e altri medici specializzati e i nostri concittadini sono costretti a recarsi a Piazza Armerina, spesso usufruendo di un trasporto a pagamento per avere delle prescrizioni periodiche. E chi non può permettersi di pagare il trasporto? e chi non può affrontare un viaggio per le precarie condizioni di salute?”

“La situazione – prosegue- è diventata insostenibile e se non facciamo sentire la nostra voce rischiamo di perdere definitivamente tutti i servizi che ci spettano di diritto. Non siamo cittadini di serie B, noi e i nostri figli abbiamo diritto di usufruire dei servizi sanitari di base e non a Piazza Armerina. Il sindaco, massima
autorità sanitaria di Aidone, e l’amministrazione comunale devono fornire risposte concrete a un problema che attanaglia tutte le famiglie aidonesi”. L’invito del gruppo, alla cittadinanza, è quello di una partecipazione di massa al consiglio comunale che si dovrà celebrare.

Angela Rita Palermo

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Gaetano Scariolo