Carne coltivata, Ue boccia Italia, “no a divieto di produzione”

“Con l’approvazione del disegno di legge che prevede il divieto di produzione e vendita di carne coltivata e le restrizioni sulle denominazioni delle alternative vegetali alla carne, l’Italia ha violato il diritto europeo”.

Ue boccia Italia

Lo afferma l’associazione Essere animali, per cui la Commissione europea ha bocciato la legge voluta dal ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida chiudendo la cosiddetta procedura Tris, che mira a prevenire la creazione di barriere nel mercato interno dell’Unione europea.

Allevatori contro Ue

Una notizia che non farà certo piacere agli agricoltori ed agli allevatori che in queste settimane, a bordo dei loro trattori, stanno manifestando contro le politiche europee. Tra queste c’è la produzione della carne coltivata e la farina di grillo.

“Si potrà importare e vendere la carne coltivata”

 “Come abbiamo già affermato in passato, questa legge è una mossa di propaganda politica e ci mette in ridicolo di fronte a tutta l’Unione Europea. Il Governo era consapevole dell’inapplicabilità della legge ma ha voluto comunque giocare a nascondino, ritirando la nota per paura di una bocciatura ed esponendoci al rischio di una procedura di infrazione da parte della Commissione. Questo divieto è inutile per diversi motivi, ma soprattutto perché, una volta ricevuto l’OK per il commercio in Europa, l’Italia non potrà in nessun modo vietare l’importazione e la vendita di carne coltivata. La decisione della Commissione però offre una possibilità al Governo: abbandonare una posizione ideologica e antiscientifica e lasciare agli italiani e alle italiane la scelta di che cosa vogliono mettere nel proprio piatto” dichiara Claudio Pomo, responsabile sviluppo di Essere Animali.

Foto tratta da corriere.it