Villa del Casale, dirigente in pensione, ora serve manager di livello

Nei prossimi giorni, l’ente parco “Villa Romana del Casale” dovrà fare a meno del suo dirigente architetto Liborio Calascibetta che, suo malgrado, ha dovuto aprire le porte della quiescenza. E’ giusto così se vogliamo, meno giusto è invece il sistema che ruota attorno al vigente sistema di reclutamento della dirigenza pubblica nell’amministrazione regionale.

Ammesso, infatti, che con il nuovo anno si sbloccheranno i concorsi rimasti congelati per tanti anni, rimane intatto il problema ereditato dalla famosa legge 10 del 2000 che, nel tentativo di creare il ruolo unico articolato in due fasce, ha finito per sottovalutare la professionalizzazione.

Il reclutamento dei dirigenti

Nel tempo è emersa una sempre maggiore insoddisfazione nei confronti di alcuni aspetti regolatori della dirigenza pubblica regionale. Sono tante le criticità dell’attuale sistema di reclutamento dei dirigenti, della disciplina per l’affidamento e la revoca degli incarichi, della valutazione delle prestazioni e delle connesse responsabilità. Una generalizzata enfasi negativa viene, poi, posta sulla mancata realizzazione della distinzione tra le funzioni di indirizzo e gestione.

Da più parti è stato segnalato che i sistemi di reclutamento della dirigenza presentano delle criticità che non hanno consentito nel tempo di selezionare dirigenti all’altezza della nuova richiesta di servizio pubblico da parte di una società complessa e di una collettività più consapevole dei propri diritti nei confronti della pubblica amministrazione.

Serve dirigenza di livello

Un ente parco come quello istituito per la tutela e valorizzazione della “Villa Romana del Casale”, tra le mete turistiche italiane più visitate, richiederebbe una dirigenza pubblica di alto profilo, capace di promuoverne la valorizzazione con strumenti innovativi e con la sperimentazione di intese e partenariati istituzionali. Ancora oggi, i territori di Piazza Armerina e Aidone, recentemente emarginati dalla costituita Unione dei Comuni “Area Interna di Troina”, non riescono ad ottenere dall’imponente flusso di visitatori le sperate ricadute economiche nei rispettivi territori.

Il valore della Villa del Casale

Pensare di considerare la “Villa Romana del Casale” come uno dei tanti uffici periferici
della Regione, che dovrà essere guidato da uno dei tanti (ed anonimi) dirigenti pubblici dotati di sponsor politico, è l’errore più grosso che la classe politica possa fare.

Massimo Greco