Giovani del Pd, Greco segretario regionale ma è scontro

Marco Greco, consigliere comunale di Enna del Partito democratico, è stato eletto nelle ore scorse a San Cataldo, segretario regionale dei Giovani democratici.

Il congresso dei Gd ed i vertici del Pd

E’ questo l’esito congresso del 10 e dell’11 febbraio dei Gd siciliani a cui hanno preso parte, nella prima giornata, il segretario regionale del Pd, Anthony Barbagallo, il parlamentare Giuseppe Provenzano, il senatore Antonio Nicita ed il segretario della Federazione provinciale PD di Caltanissetta, Renzo Bufalino. Ieri, come si legge nel post dei Gd Madonie, hanno partecipato l’eurodeputato PD Pietro Bartolo, il deputato nazionale Gianni Cuperlo ed il deputato Ars Dario Safina.

Le accuse di irregolarità

Una elezione avvenuta tra numerose polemiche e contestata, in un documento, da diversi iscritti dei Gd di Agrigento, Palermo, Trapani, Caltanissetta, Messina Catania e Siracusa, in merito a delle presunte irregolarità che, secondo gli stessi esponenti democratici, sono state al centro di una delibera della Commissione nazionale di garanzia del Pd, espressasi il 9 febbraio.

“Le iscrizioni anomale”

“La delibera n.2/2024 ha fatto emergere – si legge nel documento – tutto ciò che da settembre 2023 denunciamo: dal tesseramento online risultano 120 iscrizioni anomale alla Giovanile, quasi il 15%. A queste si sommeranno le cartacee, non controllate e in cui sembra ci saranno tantissime ulteriori irregolarità”.

Andando a scorrere il contenuto della delibera della Commissione di garanzia, si legge che “il totale degli iscritti ai GD Sicilia al 9 settembre 2023 risulta essere 1130 e che successivamente alle verifiche fatte sul tesseramento on line risultano 120 iscrizioni anomale”.

Le prescrizioni della Commissione

In quella stessa delibera, la Commissione di garanzia aveva indicato i passi che sarebbero stati necessari per la celebrazione del congresso dei Giovani democratici: “la revisione dell’anagrafe on line con l’esclusione delle 120 iscrizioni anomale segnalate; la comprovata verifica e certificazione del tesseramento cartaceo; l’eventuale conseguente nuova determinazione dei delegati congressuali”. Inoltre, “solo al termine dell’espletamento di tutte e 4 le prescrizioni si potrà convocare l’assemblea congressuale regionale”.

“Vile boicottaggio”

A difendere la legittimità del congresso ci ha pensato Filippo Fiorentino, che ha parlato “a nome dei Giovani Democratici delle Madonie e degli altri tesserati presenti della federazione di Palermo”. L’esponente democratico “ha espresso il rammarico per il vile tentativo di boicottaggio messo in atto da una piccola parte del partito nei confronti del Congresso, condannando, altresì, le ingiustificate assenze di parte dei GD siciliani”.

I ribelli contestano l’elezione di Greco

I ribelli delle sette sezioni ritengono, sostanzialmente, illegittima l’elezione di Marco Greco. “Non possiamo più tacere dinanzi – si legge nella nota – a regole e procedure stabilite ad personam, per imporre una candidatura e una segreteria. Noi così non ci stiamo e non intendiamo chinare la testa sotto abusi così pesanti e vergognosi, che imbarazzano ancor di più quando svolti all’interno di una comunità che, per sua stessa denominazione, è, deve essere e sarà sempre democratica”.