Incontro tra Zappia e Draià, “confronto su Poliambulatorio”

Visita di cortesia qualche giorno fa del nuovo direttore generale dell’Asp di Enna Mario Zappia, al Comune di Valguarnera. Ad accoglierlo la sindaca Francesca Draià ed il presidente del consiglio
Enrico Scozzarella.

Sindaca, “priorità a Poliambulatorio”

“Ci siamo confrontati- ha riferito la sindaca- sulla nostra sanità locale ed in particolare sul costruendo Poliambulatorio che presto sarà accogliente, funzionale e accessibile”.

Dove sorgerà

Il nuovo poliambulatorio, come è noto, sorgerà in contrada Marcato, all’estrema periferia del paese. L’aggiudicazione della gara da parte dell’Asp è avvenuta nel febbraio 2021 che concerneva lavori di
ristrutturazione e messa a norma dell’ex centro culturale polivalente, una struttura questa costruita negli anni ’80, ma mai del tutto completata. Le solite cattedrali nel deserto.

I soldi

L’importo per la messa in opera per il nuovo centro di medicina, si dovrebbe aggirare attorno a un milione e mezzo di euro di cui 750 mila a carico dell’Asp e 750 mila da parte del Comune che si è fatto carico attraverso un mutuo della costruzione dei parcheggi, del campetto di calcio e di un muro di sostegno. Ma la riconversione della vecchia struttura del Polivalente in centro sanitario non fu un’operazione abbastanza facile. Essa fu decisa nel corso di diversi consigli comunali infuocati nell’ottobre 2019, dalla allora maggioranza comunale della sindaca Draià, mentre l’opposizione che in quel periodo era gruppo minoritaria, propendeva per la permanenza presso la storica struttura del “Sebastiano Arena”, chiusa dai Nas il 4 aprile del 2016 per “deficienze di ordine igienico/sanitario ed impiantistico dovute alla scarsa manutenzione dell’immobile”.

Il cambio di rotta

L’Asp venne diffidata a rimuovere le incongruenze igienico/sanitario e ad adeguare l’impianto elettrico al fine di mettere in sicurezza la struttura entro 180 giorni. Ma non se ne fece nulla perché l’azienda sanitaria ennese guidata dall’ex direttore Iudica preferì con l’accordo della maggioranza comunale della sindaca Draià più conveniente investire sull’ex centro polivalente anziché sulla struttura del vecchio Sebastiano Arena. Struttura che per renderla perfettamente agibile e funzionante occorreva una somma nettamente inferiore. Fu quella una scelta politica dolorosa per molta parte della cittadinanza, gioiosa e utile per l’altra. Nel mentre i servizi, dopo un lungo peregrinare per diversi Comuni della Provincia, furono temporaneamente allocati presso un edificio di fortuna del Boccone del Povero, ove a tutt’oggi insistono. Si diceva che la nuova struttura che sta per nascere in contrada Marcato sarà di eccellenza tanto da essere denominata da chi l’aveva messa in cantiere, come nuova “casa della salute” nella quale insisteranno servizi sanitari di primo livello. Ma a distanza di tre anni, ancora il nuovo poliambulatorio è da completare. I lavori sono proseguiti nell’arco del tempo a singhiozzo e con pochissimi operai impiegati.

Rino Caltagirone