Di Stefano, “disabili tutelati, su di me attacchi inconcludenti”

“Esacerbare improvvisamente tutto ciò, all’indomani dall’aver rassegnato le dimissioni è stata una manovra attesa per infangare un’immagine limpida”. Dura replica dell’ex assessore Stefania Di Stefano, dimessasi nelle ore scorse dall’amministrazione comunale di Calascibetta, nei confronti del gruppo di minoranza che ha ritenuto un flop la gestione delle Politiche sociali.

“Rispondere o controbattere a questa minoranza – spiega Di Stefano – e ai loro ragionamenti inconcludenti, alla loro mancanza di azioni amministrative concrete e programmatiche è cosa davvero ardua, ma l’attacco personale oltre che politico mi costringe a farlo, nonostante scadere ai livelli di chi ha sollevato tanto nei miei riguardi, mi intristisca non poco”.

La gestione dei servizi per i disabili

L’ex assessore rigetta punto per punto le accuse dell’opposizione, incentrate soprattutto sul servizio del trasporto dei disabili e sulla vicenda di un montascale danneggiato in un istituto scolastico che, a parere della minoranza, avrebbe pregiudicato l’ingresso in aula degli studenti disabili.

“Vorrei sottolineare e ricordare che c’è differenza tra il ruolo del politico e quello del funzionario amministrativo: la politica dà mandato, spetta poi agli uffici dare seguito e mettere in atto tale mandato” spiega in premessa l’ex assessore che, prende in esame la questione del trasporto.

La questione dei trasporti

“In merito al servizio – dice Di Stefano – di trasporto disabili non si può dire che il servizio non sia stato attivato ma ha subito dei rallentamenti dovuti al cambio della forma di gestione che il Comune ha inteso svolgere in proprio per esigenze di economicità ed equità nel trattamento di tutta l’utenza”.

Il gruppo di minoranza ha poi contestato all’ex assessore di aver saltato delle riunioni su questa problematica. 

“Sul punto – dice Di Stefano – di non essermi mai presentata alle riunioni in merito a tale servizio, vorrei ricordare che sebbene sia vero che negli incontri con le famiglie questa parte politica non sia stata presente è anche vero che vi è stata una costante e continua vicinanza da parte dell’ufficio preposto che ha agito su mandato della sottoscritta in quanto come detto sopra la parte politica si occupa proprio di questo ed è sotto gli occhi di tutti che la sottoscritta si è sempre dimostrata disponibile e fattiva a ricevere chiunque volesse prospettare delle esigenze o mancanze in merito a qualsiasi problematica di sorte”.

Gli scontri con l’azienda

L’ex assessore aggiunge che, per tutelare i diritti dei disabili, ha anche intrapreso azioni nei confronti dell’impresa affidataria. “In questi 2 anni di incarico, a me affidato, sono state attuate tutte le azioni necessarie per dare un servizio dignitoso ed esaustivo ai disabili, arrivando a prendere decisioni anche poco piacevoli nei confronti della ditta affidataria la quale per suoi motivi non aveva ottemperato in toto a quanto sottoscritto in sede di affidamento, perché è bene ricordare che  l’obiettivo primario e’ sempre stato quello di attuare un servizio per le  esigenze dei disabili e le loro famiglie”.

Il caso del montascale

L’altra replica riguarda il montascale, al centro, nei mesi scorsi, di altre polemiche. “In merito al famigerato montascale mentono – dice Di Stefano – sapendo di mentire perché la problematica è stata affrontata non solo in un tavolo tecnico ma anche sviscerata in consiglio comunale e solo chi è in mala fede può addebitare manchevolezze all’assessore perché il dato è stato inequivocabile: non sussisteva la disponibilità economica per sostituirlo. Il resto sono speculazioni”.

La soluzione

Inoltre, “il montascale non lede per nulla il diritto allo studio dei bambini poiché, così come da me preannunciato – dice Di Stefano – in pubblico consiglio, di fronte ad una acclarata impossibilità economica nell’immediato, come da intercorsi colloqui con la dirigente scolastica si è convenuto di trovare una soluzione-tampone per ottemperare a tale difficoltà. Infatti, sono state individuate due aule al piano terra dell’edificio scolastico all’interno delle quali sono state allocate le due classi con i due bambini diversabili”.

“Sul fatto che “nessuno sentirà la mia mancanza”, faccio un sorriso compiaciuto giacché “ogni santo ha i suoi devoti” ed è quantomeno inconcepibile apostrofare di questa indegna condizione chicchessia” conclude l’ex assessore.