Piazza Armerina

Caso mosaici, Scarpinato,”le garze? Sono una protezione”

“La Villa romana del Casale non è afflitta dallo stato di degrado denunciato recentemente da alcuni organi di stampa”. Lo afferma l’assessore regionale ai Beni culturali e all’identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato, a margine del sopralluogo effettuato oggi a Piazza Armerina nel sito patrimonio Unesco, in merito all’inchiesta giornalistica del Corriere della Sera, ripresa poi da numerose testate, in cui si denuncia lo stato di degrado dei mosaici della Villa romana. Tra i punti più dibattuti, la presenza di macchie negli splendidi mosaici e di garze.

L’assessore su macchie e garze

“La presenza di macchie biancastre sui mosaici, spiegano i tecnici dell’assessorato, è dovuta a un fenomeno – dice l’assessore Scarpinato – di naturale traspirazione per l’umidità di risalita. La garzatura invece è una tecnica usata nel restauro e costituisce una forma di protezione in attesa dell’intervento definitivo che sarà fatto con il progetto di restauro in itinere. I ristagni d’acqua in questa stagione sono più evidenti a causa delle piogge e dell’umidità atmosferica. In ogni caso, riguardano una superficie a base cementizia, di età contemporanea, dove non sono presenti mosaici, e si sta procedendo con un intervento già programmato”.

I fondi per il restauro

L’assessore ha spiegato che ci saranno, come aveva detto nei giorni scorsi il sindaco di Piazza Armerina, 3,5 milioni di euro per il restauro dei mosaici.

“Il restauro prevede, nel dettaglio, il trattamento – dice l’assessore regionale – dei fenomeni di deterioramento di tipo biologico vegetale o algale al di sotto del manto musivo e all’interno di spanciamenti musivi; la ricollocazione delle tessere musive distaccate; consolidamento di strati profondi del mantello musivo e di intonaci deteriorati e decoesi; integrazioni cromatiche di lacune riconfigurate; distacco e strappo, con successiva idonea ricollocazione, delle superfici musive dal supporto originario deteriorato ove le problematiche legate alla migrazione di acqua abbia compromesso irrimediabilmente i supporti”.

Le visite

Nell’inchiesta del Corriere è stata anche evidenziato che la Villa romana nel 2023 ha ospitato oltre 291 mila visitatori, di cui “84.059 ospiti gratuiti per un incasso di poco più di 2 milioni”. Pochi rispetto al valore del sito e l’assessore ha confermato questo dato.

“Lo scorso anno sono state registrate 291.164 presenze – dice Scarpinato – con un incasso di poco superiore ai due milioni di euro. Sono stati quasi raggiunti i livelli pre-pandemici del 2019 e il dato è comunque in netta crescita rispetto agli anni immediatamente precedenti. Anche nei primi mesi del 2024 il dato risulta in aumento. Nel solo mese di febbraio, un periodo che normalmente vede un calo del flusso di visitatori, si è avuto un incremento di duemila unità rispetto all’anno precedente. «Voglio ricordare – ha aggiunto l’assessore – anche la visita del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che nel settembre dello scorso anno volle portare nella Villa del Casale il suo omologo tedesco Frank Walter Steinmeier. I due presidenti rimasero entusiasti dalla bellezza del sito, che evidentemente non versava nelle condizioni di degrado in cui impropriamente viene ritratto

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Redazione