Rendiconto, sì dei Revisori ma risanamento è in salita

Dopo due tentativi andati a vuoto, al terzo la fumata bianca. Infatti, il Collegio dei Revisori di Valguarnera dei conti dopo due “no” consecutivi, approva lo schema del rendiconto finanziario 2022, proposto dalla Giunta municipale. Le eccezioni sollevate dall’organo di controllo sui residui attivi e passivi derivanti dal rendiconto, sono state corrette e recepite dagli uffici finanziari che hanno apportato sostanziali modifiche.

Risanamento dei conti difficile

Ciononostante l’impresa di risanamento diventa ardua, considerato che l’Ente, secondo i dati elaborati dai 4 responsabili di settore, compreso quello del settore economico-finanziario e certificati dai revisori
contabili, avrebbe un deficit di oltre due milioni di euro, per l’esattezza 2.061. Una cifra minore rispetto a quella indicata in precedenza dal commissario ad acta che si aggirava attorno ai 3 -3 milioni e mezzo.

Il buco

Dati che comprendono comunque residui attivi da eliminare definitivamente (crediti inesigibili) per circa due milioni e mezzo, a cui sono da sottrarre debiti già estinti per 400 mila euro. A questi ci sono però da aggiungere i debiti fuori bilancio e i vari contenziosi in corso da quantificare. Non sono comunque in pochi a chiedersi cosa abbia portato a mutare l’orientamento dei revisori contabili dopo due “no” consecutivi e quali siano state le modifiche apportate ai conti dai responsabili dei 4 settori.

La partita del bilancio

Tuttavia un elemento da sottolineare è che l’elevato deficit è stato quantificato per gli anni a partire dal 2017 e precedenti sino al 2022. Restano però da contabilizzare ancora i residui del 2023. I revisori
nell’analisi dei dati rilevano che l’ammontare dei residui attivi da mantenere in bilancio (somme accertate e non riscosse) è di 4 milioni 807 mila, mentre i residui passivi (spese già impegnate ma non pagate) sono
di 4 milioni 110 mila. Tutti dati questi da trasferire nel bilancio di previsione 2023-2025 che dovrà essere ancora approvato dal Consiglio.

Il ruolo del commissario

C’è da registrare comunque che subito dopo il parere favorevole dei revisori, il commissario ad acta Daniela Leonelli ha dato l’out-out sia al responsabile del settore economico- finanziario che all’Amministrazione comunale, concedendo 7 giorni al primo per il deposito dello schema di
rendiconto e 3 giorni a quest’ultima per l’adozione. La palla poi passerà al Consiglio Comunale che deciderà se approvare o meno l’atto finanziario. Per quanto concerne invece il bilancio di previsione 2023-25 anch’esso scaduto e per il quale è stata nominata la stessa Leonelli come commissario, il segretario generale del Comune-come riferito dal commissario- ha confermato la volontà dell’Amministrazione comunale di aderire alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale, ex art.
243/bis del TUEL, stante il gravoso disavanzo che non consente il ripiano del debito con gli ordinari istituti.

Con l’art. 243 bis si intende in sostanza salvaguardare tutti quei Comuni che versano in condizioni di
grave squilibrio finanziario e che sono sostanzialmente in condizioni di predissesto. La norma principalmente mira a ripianare i grossi deficit accumulati in più esercizi successivi, che vanno da un minimo di quattro anni ad un massimo di venti, con tutta una speciale procedura dettata dalla Corte dei Conti.
Rino Caltagirone