Bilancio, opposizione chiede dimissioni di Draià

Dimissioni di massa, le richieste avanzate dall’opposizione consiliare, dopo i dati contabili resi alla nostra testata giornalistica dal commissario ad acta della Regione Daniela Leonelli. Un disavanzo amministrativo a Valguarnera di circa 3-3 milioni e mezzo di euro, bocciato per ben due volte dal collegio dei revisori ed inerente al solo rendiconto 2022, senza contare il 2023.

Le ragioni dell’opposizione

Per l’opposizione insomma, la Giunta comunale guidata dalla sindaca Draià è arrivata al capolinea e ne deve trarre da subito le conclusioni. Ad andarci pesantemente è il consigliere PD Giuseppe Speranza che non attacca solo la sindaca per la sua pessima gestione ma anche il segretario comunale, il presidente del consiglio e il commissario ad acta: “Ritengo- inizia- che il comportamento del segretario comunale quale responsabile della trasparenza del nostro Ente sia grave. Funzionari e amministratori, come denunciamo da anni, non hanno del tutto reso noto atti pubblici alla disponibilità dei consiglieri comunali e dei cittadini. Altrettanto censurabile- continua- è poi l’azione del presidente del consiglio che senza alcun mandato dell’organo consiliare, partecipa al tavolo di crisi ma sottrae da mesi ai consiglieri le informazioni necessarie per comprendere la condizione finanziaria del nostro Ente. Al suo capezzale ci sono oggi figure che nella loro evidente inadeguatezza lo stanno condannando al totale disastro.”

L’affondo al commissario

Riferendosi poi al commissario ad acta – afferma: “Non appare del tutto lecito che egli dopo oltre 10 mesi dal suo insediamento ancora ad oggi, dopo ripetute proroghe, non si sia ancora sostituito all’organismo inadempiente che è la Giunta comunale, visto che la stessa certifica un debito pubblico enorme ma parziale, tenuto conto che agli oltre 3,5 milioni occorre aggiungere il rendiconto del 2023”. L’ultima dedica va poi alla sindaca e alla sua Giunta invocandone le dimissioni: “Coloro che hanno condannato il nostro Ente all’oblio sfuggono dalle loro colpe. Per anni la comunità valguarnerese è stata sottoposta ad una costante narrazione falsa e rabbiosa ed ancora ad oggi il silenzio degli amministratori sul disastro finanziario lo certifica. Una classe dirigente seria dovrebbe assumersi dinanzi alla cittadinanza la responsabilità politica, rassegnando da subito le dimissioni”.

Dc chiede dimissioni

Anche il coordinamento della nuova DC guidato da Salvo Indovino invia una nota: “La situazione del nostro ente è disastrosa. In otto anni di amministrazione Draia’ ci siamo indebitati, mediamente, di 500 mila euro l’anno. Ma a cosa sono serviti tutti questi debiti accumulati? Non di certo per aver messo in atto opere cantierate con contributi vincolati ai vari progetti finanziati. Sono debiti di spesa corrente – affermano- affidamenti diretti, parcelle legali di incarichi onerosi affidati a professionisti molto vicini a lei, ingegneri, studi di consulenza e progettazione, insomma tutti hanno pescato nel paese dei balocchi di sua Maestà”. E riferiti a Scozzarella affermano: “Giorno 19 febbraio si è consumata uno dei più gravi atti di incapacità politica del presidente Scozzarella, non informando nessun consigliere su cosa si è discusso nella riunione da dove è scaturito il resoconto salatissimo da presentare ai valguarneresi. Non ha avuto rispetto di chi rappresentava, ammesso che li rappresenti, in quella sede”. E poi ancora: “Siamo nella confusione più totale: uffici ridotti ai minimi termini, personale che ha richiesto la mobilità verso altri enti, scappando dal nostro di ente che tanto aveva bisogno di loro; servizi a rischio di sopravvivenza sia per mancanza di personale sia per mancanza di fondi. Qualche mese fa la consigliera Greco ha sollecitato più volte le figure apicali del nostro ente se avessero ricevuto notifiche dall’agenzia delle entrate per pagamenti dovuti e non effettuati e se in atto ci sono debiti verso enti come INPS o altri istituti su contributi non versati ai dipendenti. Tali solleciti non hanno avuto mai riscontro.” E quindi riferiti al sindaco concludono: “Sindaco prenda atto della situazione, faccia l’unico gesto che le resta da fare: rassegni le dimissioni prima che un processo irreversibile porterà Valguarnera nel buio e nell’ insicurezza più totale”.

La richiesta di Bruno

Infine Angelo Bruno (gruppo misto): “Un disastro, una vergogna, una situazione indecente, ben 3 milioni e mezzo di disavanzo. Sono anni che lo ripetiamo in tutte le lingue e con tutte le nostre forze, questo modo di fare politica ci avrebbe portato sull’orlo del precipizio. Mi hanno sempre risposto che mentivo che volevo fare solo polemica, che volevo colpire il sindaco. Ora i nodi vengono al pettine, e qualche lacrima sul viso non basterà più perché a piangere amaramente saranno tutti i valguarneresi. Le dimissioni sarebbero la cosa più onesta da fare nei confronti della città”.

Rino Caltagirone