Aumento costi dei locali pubblici, 18 associazioni in rivolta

Una lettera al Comune di Enna è stata inviata da 18 associazioni che hanno creato un Coordinamento delle associazioni ennesi. Il problema è l’aumento dei costi, imposto dall’amministrazione, per l’utilizzo degli spazi pubblici, tra cui l’Urban Center, Teatro Neglia, Sala Cerere, Sala Proserpina e Museo del Mito.

Si tratta della seconda lettera in cui si chiede un incontro per trovare una soluzione all’attuale condizione gravosa per chi organizza, come le associazioni, degli appuntamenti culturali e di svago a cui partecipano moltissimi ennesi.

Chi sono le 18 associazioni

Associazione I Zanni Cinema; Associazione Garage Arts Platform; Associazione Mondoperaio; A.N.P.I. Comitato Provinciale di Enna; A.R.C.I. – Circolo Petra; Bedda Radio; Amici della Festa del Libro – Il sasso nello stagno; La Fabbrica di MiVà; Libri&Altrove; Società Dante Alighieri; Salone della Musica; Legambiente Enna – Circolo degli Erei; Associazione Metamorfosi; Co.T.A.S Comitato Tutela Ambiente e Salute; Comitato Lakers Pergusa; AVES – Associazione Volontariato per l’Educazione alla Solidarietà; Generazioni Future; Comreco.

I costi

Le associazioni denunciano l’impennata dei costi come emerge “nella delibera della Giunta municipale n. 255 del 25 ottobre scorso” che “impone il pagamento di onerose tariffe per potere usufruire di spazi pubblici (Urban center, Museo del Mito, sala Cerere, Teatro Paolo Neglia e sala Proserpina) per svolgere attività culturale. Anche nel caso in cui venga concesso il patrocinio gratuito è previsto il pagamento
di un ticket per le spese di funzionamento” spiega i responsabili delle associazioni.

Rischio scomparsa

Il Coordinamento delle associazioni ennesi paventa il rischio della mancanza di eventi in città. “

“Alcune delle Associazioni che animano – si legge nel documento – il panorama culturale ennese rischiano la scomparsa a causa di queste modifiche apportate al regolamento sulle concessioni per l’utilizzo dei “beni culturali comunali”, poiché non più in grado di sostenere economicamente tali attività culturali, artistiche e sociali, operate senza scopo di lucro alcuno e che mirano ad arricchire il contesto sociale, culturale e artistico della città”

La stranezza nella delibera

Lo stesso coordinamento, però, analizzando la stessa delibera della giunta, sostiene che ci sono dei passaggi poco chiari. “Nella Delibera viene inoltre stabilito, ma non meglio specificato, che il ticket per
l’affitto o per le spese di funzionamento può decadere, e dunque l’utilizzo degli spazi può essere concesso in maniera interamente gratuita, su “indirizzo politico”. Con questa lettera si richiede che venga fatta chiarezza rispetto ai meccanismi e criteri che regolano tali scelte di “indirizzo politico” spiegano le associazioni.

La proposta

Al Comune le associazioni hanno presentato una proposta. “Il costituendo Coordinamento delle Associazioni Socio-Culturali Ennesi reputa che un’amministrazione attenta alle istanze locali e alla promozione lungimirante delle attività sociali e culturali dovrebbe pensare di adibire uno degli immobili comunali a Casa comune delle Associazioni: luogo di gestione e attivazione condiviso da tante associazioni con modalità da definire in collaborazione con le Autorità comunali”