Violenza in carcere, detenuti picchiano 2 agenti

Due agenti della polizia penitenziaria in servizio alla Casa Circondariale di Enna “Bodenza” sono stati aggrediti in due diversi giorni dai detenuti. La prima aggressione è avvenuta ieri mattina, ad opera di un giovanissimo detenuto accusato di omicidio mentre oggi due detenuti, di cui uno extracomunitario, ha aggredito un altro agente .

La visita di Carolina Varchi

Tutto questo a pochissimi giorni dalla visita dell’onorevole Carolina Varchi, segretario di presidenza della Camera dei Deputati al carcere di Enna, nel corso della quale la USPP ,l’Unione Sindacati Polizia Penitenziaria , il sindacato di polizia penitenziaria, ha rappresentato la grave carenza di personale.

L’allarme dell’Uspp

A fronte di una pianta di oltre 160 unità in servizio ad Enna ci sono solo una novantina di agenti e 216 detenuti. Nel corso dell’incontro con la Varchi, il consigliere nazionale del sindacato USPP, Filippo Bellavia, aveva chiesto la chiusura della sezione dove sono ristretti i detenuti psichiatrici denunciando la difficile gestione di questi pazienti all’interno della struttura di Enna che risulta inadeguata anche per la mancanza di un presidio permanente all’interno del carcere, tra i quali proprio lo psichiatra.

Violenza nel carcere di Augusta

Nuova aggressione nel carcere di Augusta, nel Siracusano: un agente di polizia penitenziaria è stato preso a bastonate nella serata di ieri e si è reso necessario il suo trasferimento al Pronto soccorso dell’ospedale Muscatello di Augusta. Il ferito ha riportato dei traumi alla mano ed al polso ma sulla vicenda è intervenuto il Sippe, sindacato di Polizia penitenziaria che condanna l’ennesima violenza ai danni di un agente. 

La denuncia del Sippe

“Si continua a parlare di rieducazione e trattamento ma non si comprende che se si privilegia solo questa strada e si trascurano altri aspetti come quella di far rispettare chi indossa una divisa, tutto il sistema non funziona con conseguenze gravi per tutto il mondo che gira attorno gli istituti penitenziari” si legge in una nota del Sippe.