Lutto a Enna, morto ex sindaco Alvano

Un altro importante tassello del mosaico ennese ci ha lasciati, l’ex sindaco Antonio Alvano, la cui scomparsa si aggiunge a quella squadra di persone per bene che non sono passate inosservate.

Proclamato lutto cittadino

Il sindaco di Enna, Maurizio Dipietro, ha proclamato nella giornata di oggi il lutto cittadino, “in concomitanza con la celebrazione dei funerali”. Disposte le bandiere a mezz’asta in tutti gli edifici pubblici in segno di cordoglio per Alvano eletto primo cittadino nel 1994 e riconfermato nel suo secondo mandato.

Punto di riferimento

Per Enna, Antonio Alvano è sempre stato un punto di riferimento, capace di offrire, non solo alla propria famiglia, una miscela positiva di comportamenti, tendenze e capacità professionali. Chi lo ha
conosciuto sa che a tutto ciò si accompagnava un’etica personale fondata sui valori della solidarietà e del servizio agli altri; una dedizione totale alla famiglia e alle persone più deboli, senza sconti per sé, ma con una serenità e un rigore morale invidiabile. In tutto ciò, riusciva a conciliare interessi familiari, professionali e sociali.

Ordine degli ingegneri

Punta di diamante dell’ordine degli ingegneri, Antonio Alvano, si è distinto per essere riuscito a donare parte della sua quotidianità alla propria comunità. Lo ha fatto da Sindaco allorquando gli fu chiesto nel ‘94 di mettersi al timone del capoluogo di provincia per traghettare il Comune dalla prima alla seconda repubblica e da Assessore provinciale nominato nel 2010 dalla Presidenza Monaco per superare una delicata crisi politica.

L’impegno sociale

Ma lo ha fatto anche attraverso un costante impegno nel sociale. Antonio Alvano è infatti stato socio e Presidente del Rotary Club e dell’UNITALSI. In una stagione in cui si sono moltiplicati i “cercatori di risposte”, Antonio Alvano è certamente stato un portatore sano di saggezza, un pastore laico in grado di
indicare percorsi e di provocare risposte condivise. La città di Enna dovrà fare a meno di Antonio Alvano ma, se solo lo vorrà, potrà fare tesoro dei suoi modelli di vita per continuare a coltivare la “voglia di comunità” che era in lui.