Verso le elezioni, i Forconi in campo a Enna

Nella lunga volata verso le elezioni amministrative ad Enna, previste il prossimo anno, al netto delle mozioni di sfiducia o di clamorose dimissioni del sindaco, ci sono anche i Forconi.

Il movimento dei Forconi

Il movimento, fondato nel 2011 e che ha avuto il suo momento massimo di celebrità nel dicembre del 2013 con i blocchi alle strade per protestare contro lo Stato, le tasse e la crisi economica, ha preso spunto dalla protesta degli agricoltori per rilanciare il suo messaggio. Si è costituito ad Enna un gruppo, riconducibile ad Alessandro Colombo, che ha come obiettivo entrare al Comune per determinare le scelte dell’amministrazione

“Aziende agricole e cittadini abbandonati”

“Siamo un gruppo di cittadini, aziende agricole e non abbandonati da tutte le forze politiche sia di destra che di sinistra, abbiamo manifestato – si legge nel documento dei Forconi – le nostre ragioni per giorni e giorni a Dittaino a Palermo e a Bruxelles e nessuno si è preoccupato di noi abbiamo gridato al governo nazionale e al governo Regionale le nostre ragioni che ci stanno portando progressivamente all’abbandono dei nostri terreni, i nostri prodotti non hanno più valore nei mercati e siamo nelle mani dei commercianti, della grande distribuzione e dell’importazione selvaggia dei paesi extra UE che la fanno da padroni grazie ai nostri politici corrotti, che stanno svendendo l’Agricoltura”.

“Ci mettiamo la faccia”

Da queste considerazioni, legate soprattutto alle vicende delle aziende agricole, che nell’Ennese hanno trovato il loro punto di riferimento nel Presidio Dittaino, nasce la discesa in campo di questo movimento. “Il gruppo rappresentato da Alessandro Colombo, facendo – si legge nel documento – parte già dei Forconi di questo comune si sono rotte le scatole di essere presi in giro da questa classe politica incompetente e menefreghista e non vogliono più delegare agli altri la risoluzione dei loro problemi. Per questa ragione hanno deciso di scendere in campo direttamente e in prima persona mettendoci la faccia propria”