Caso Rugolo a Fuori dal Coro, le intercettazioni del vescovo

Il caso di don Rugolo, il sacerdote condannato a 4 anni e 6 mesi di reclusione nell’ambito del processo al Tribunale di Enna con l’accusa di violenza sessuale nei confronti di minori, è finito nella trasmissione Fuori dal coro, andata in onda nella serata di mercoledì su Rete4.

Le intercettazioni audio

Nel servizio giornalistico, realizzato dalla giornalista Angela Camuso, che, nei giorni scorsi è stata a Piazza Armerina, è stata ricostruita la vicenda ma a destare scalpore è stata, naturalmente per chi non ne era a conoscenza, la pubblicazione di alcuni stralci delle intercettazioni audio tra Giuseppe Rugolo ed il vescovo di Piazza Armerina, Rosario Gisana, non coinvolto nel procedimento giudiziario.

Nel servizio, centrato sulla tesi dei silenzi della Chiesa su questa drammatica vicenda, sono state rese note le conversazioni tra i due dopo l’apertura dell’inchiesta della Procura di Enna, a seguito della denuncia di Antonio Messina.

Rugolo: Ma che devo fare? Io non ne posso più

Gisana: E lo so gioia mia…però in questo momento non lo so neanche io cosa si deve fare… l’unica cosa è pregare il Signore perché il problema non è solo tuo è anche mio perché ho insabbiato questa storia.

La testimonianza di Antonio

Nel servizio, è stato sentito Antonio Messina che ha ricostruito la sua vicenda, assicurando di aver parlato, prima della denuncia da cui è scaturita l’inchiesta, con il “mio parroco, monsignor Spina”. Il sacerdote, sentito dalla giornalista per replicare all’accusa di Messina di aver messo la testa sotto la sabbia, ha, però, glissato, preferendo non rilasciare alcuna dichiarazione. Pure il vicario, Nino Rivoli, incalzato dalla cronista, non ha risposto alle domande.

Il caso dei soldi

Nell’inchiesta giornalistica, è stata messa in onda anche l’intercettazione audio tra il vescovo e la famiglia di Messina in merito ad un indennizzo, che, secondo i parenti della vittima, sarebbe servito per pagare il loro silenzio.

Gisana: …per quanto riguarda il pagamento…

Famiglia Messina: si riferisce all’indennizzo..

Gisana: sì, all’indennizzo, io mi dispongo a pagare questi soldi, però, chiaramente, non li posso pagare subito.

La difesa di Gisana

Nel corso del dibattimento, per cui prima della sentenza, il legale della Curia di Piazza Armerina, l’avvocato Gabriele Cantaro, proprio a ViviEnna, aveva detto che la tesi dell’acquisto del silenzio era caduta altrimenti “monsignor Gisana sarebbe stato incriminato per favoreggiamento”