Cooperativa non pagata dal Comune, 7 lavoratori senza stipendio

Sette dipendenti della Cooperativa sociale Etnos con sede a Caltanissetta e che operano nei servizi socio- assistenziali per conto del Comune di Valguarnera, non vengono pagati da diversi mesi e si
rivolgono alla segreteria provinciale della CIGL di Enna -funzione pubblica- per la tutela dei propri diritti.

La cifra

La cifra vantata dalla cooperativa risalirebbe alle annualità 2022/2023 e ammonterebbe attorno ai 30 mila euro. A tale riguardo il sindacato chiede al sindaco di Valguarnera, all’assessore alle politiche sociali e al segretario comunale, un incontro entro il termine massimo di 7 giorni per dirimere la controversia, in caso contrario adirà vie legali a tutela del diritto dei lavoratori.

Il segretario della Cgil

“La Coop. Sociale Etnos- scrive Alfredo Schilirò – segretario generale F.p. CGIL. Enna- ha svolto molteplici servizi sociali per diversi Comuni tra cui Valguarnera, riguardanti il ricovero di soggetti svantaggiati, essendo donne vittime di violenza. La cooperativa sociale non riesce a saldare i salari arretrati dei lavoratori di Valguarnera in quanto non riceve da diversi mesi le indennità relative ai soggetti svantaggiati provenienti dal Comune, contravvenendo alle disposizioni della legge 328/2000. Questi lavoratori, nostri iscritti stanno vivendo una situazione di grave precarietà che sta creando disagi agli stessi a alle loro famiglie”.

Il precedente

La legge 328/2000 dispone in materia che “i soggetti per i quali si renda necessario il ricovero stabile presso strutture residenziali, è il Comune che dovrà farsi carico degli obblighi connessi all’eventuale integrazione economica; Comune nel quale questi hanno la residenza prima del ricovero. Un caso analogo era successo lo scorso gennaio, allorquando la cooperativa sociale di Caltagirone “Namaste’” reclamò un credito di circa 20 mila euro al Comune, per il ricovero da diversi anni di una
ragazzina disabile presso la loro struttura. La vicenda è finita davanti a un Tribunale. Adesso è il turno della Etnos. Sul credito vantato da quest’ultima abbiamo sentito la sindaca Draià che ci ha risposto che
“sono aspetti che competono agli uffici e che avrebbe verificato”.