Droga tra la Germania e Barrafranca, i nomi degli arrestati

Un intero nucleo familiare di Barrafranca è rimasto coinvolto nell’operazione dei carabinieri del Ros, denominata Albana, su un presunto traffico di droga ed armi tra la Germania ed il Comune dell’Ennese. Sono nel complesso 15 le persone che sono state destinatarie delle misure cautelari emesse dal Gip del Tribunale di Caltanissetta – su richiesta della Procura della Repubblica Direzione Distrettuale Antimafia. Sono accusate, a vario titolo, di “associazione per delinquere finalizzata alla produzione e al traffico di sostanze stupefacenti del tipo marijuana e hashish aggravata dalla disponibilità di armi”.

La famiglia barrese

Sono stati arrestati Alfonso Aleo, 60 anni, la moglie Giuseppa Fantauzzo, 59 anni, le figlie Aurora Chiara, 30 anni e Valentina Stella Aleo, 35 anni, tutti di Barrafranca, come Vincenzo Scaletta, 59 anni, indicato come il presunto organizzatore, Benedetto Paternò, 63 anni e Giuseppe Testa, 36 anni.

Nisseni e catanesi

Sono rimasti coinvolti anche il nisseno Giuseppe Palermo, 43 anni , Jessica Marotta, 29 anni, e poi il nucleo catanese composto da Emanuele Arcidiacono, 28 anni, Giuseppe Piacente, 24 anni, Mario Piacente, 30 anni, Salvatore Riolo, 26 anni, Santo Riolo, 42 anni.

La cellula a Colonia

Dalle indagini dei carabinieri è emersa un’asse tra Colonia, una delle città tedesche più importanti, e Barrafranca grazie all’organizzazione di barresi emigrati in Germania. Infatti, il 4 dicembre 2021 il  figlio di uno degli indagati in custodia cautelare venne arrestato in Baviera proveniente da Colonia e diretto in Sicilia, poiché trovato in possesso di 300 grammi di cocaina. In particolare risaltava che l’arrestato mantenesse rapporti con l’Italia anche attraverso l’utilizzo di telefonini criptati per sviare le indagini.

Gli affari

Con la collaborazione del nucleo catanese e con la “complicità – spiegano gli inquirenti – di una insospettabile intera famiglia di Barrafranca, sarebbe stata approntata una grossa piantagione di canapa indiana in serra, con annessa raffineria, per la produzione di marijuana e hashish, stupefacente come scoperto il 25 novembre del 2022 al termine di una operazione che permise di svelare anche un arsenale. “Le attività d’indagine contestuali – spiegano gli inquirenti – e successive hanno quindi consentito di delineare l’esistenza di un sodalizio criminale dedito alla produzione, lavorazione e distribuzione interprovinciale della sostanza stupefacente, che aveva la disponibilità di numerose armi oggetto di sequestro”.