Il carcere di Enna è una polveriera, sindacati in stato di agitazione
Enna-Cronaca - 02/09/2024
I segretari provinciali del Sappe, Uil Pa e Uspp, Liborio Severino, Lorenzo Meli e Filippo Bellavia, hanno annunciato, in una lettera inviata al sottosegretario del ministero della Giustizia, Andrea Del Mastro Delle Vedove, al Provveditore dell’amministrazione penitenziaria della Regione Sicilia, Maurizio Veneziano, lo stato di agitazione degli agenti della Polizia penitenziaria in servizio nel carcere Bodenza di Enna.
Le denunce
Una presa di posizione derivante dalle condizioni di lavoro del personale, vittima di aggressioni e minacce da parte dei detenuti, che deve, peraltro, fare i conti con un organico risicato. Una situazione che si traduce con turni di lavoro massacranti aggravata dalla mancanza di sicurezza. Contestualmente, i rappresentanti delle 3 sigle sindacali hanno paventato l’ipotesi di sit-in di protesta.
Le aggressioni
Nel documento sindacale emergono delle criticità, legate alla sicurezza. “Diversi sono stati gli eventi critici (aggressioni, colluttazioni, minacce) che si ripercuotono – spiegano nel documento – sulle già precarie condizioni lavorative dei poliziotti penitenziari, sempre più soli e privi di adeguati strumenti di difesa. Il tutto avviene in un clima di preoccupante immobilismo, poiché la mancanza di idonei e immediati provvedimenti per scoraggiare i detenuti più violenti e facinorosi sta alimentando una diffusa sensazione di impunità tra la popolazione detenuta, sempre più difficile da contrastare”.
Trattative saltate
Alla luce di questa condizione, i sindacati sostengono che si asterranno dalle trattative. “Ecco perché rispediamo al mittente la convocazione del tavolo negoziale per discutere il nuovo P.I.L. e adeguarlo al P.I.R. del prossimo 3 settembre, visto che nulla o quasi nulla è stato fatto a seguito del precedente stato di agitazione a cui avevano partecipato tutte le organizzazioni sindacali” spiegano i sindacati.
I turni massacranti
Nel loro documento, i sindacati evidenziano i turni a cui è sottoposto il personale. “La programmazione del servizio avviene già con prestazione lavorative straordinarie, con turni di servizio giornalieri oltre le otto – nove ore, che il più delle volte arrivano a dodici, con turni notturni e serali”. Inoltre, “si aggiunge il problema – dicono i tre segretari – che tantissime unità di Polizia Penitenziaria devono ancora usufruire di molti giorni di congedo ordinario arretrato, risalente all’anno, 2022 e 2023 che in diversi casi vanno oltre i 110/120 giorni, con personale costretto a fruire del riposo settimanale dopo 20 giorni”.
Cosa manca al Bodenza
In pillole, i sindacati hanno poi indicato cosa manca nel carcere di Enna. “Mancanza di un reparto detentivo ospedaliero, di un reparto detentivo presso il tribunale di Enna, attualmente i detenuti vengono appoggiati e sorvegliati in uno sgabuzzino; posti di servizio fatiscenti ed indecorosi; assenza condizioni di benessere come una palestra; assenza di un bar/spaccio agenti” spiegano i sindacati che lanciano l’allarme sulla presenza dei detenuti con problemi psichiatrici.