Enna in cerca di un leader, tanti nobili ma manca il re o la regina
Enna-Cronaca - 24/03/2025
Uno dei fattori che incide sul crollo dell’autorevolezza dei partiti politici è certamente rappresentato dal lentissimo ricambio generazionale. Anche la recente nascita di nuovi soggetti politici in Sicilia, ad opera di leader che giovanissimi non sono più (Lombardo, Miccichè e La Galla) finisce per confermare tale tendenza. Rari sono gli esempi di giovani che sono riusciti a scalare la nomenclatura ed a conquistare la carica di leader.
Forza Italia, Lantieri è solitaria
Non vanno meglio le cose in provincia di Enna, visto che da alcuni lustri non si intravedono leader dotati di autorevolezza, rappresentatività e visione. Forza Italia è ben rappresentata dalla solitaria Luisa Lantieri che, giunta al suo terzo mandato, è un’ottima risorsa per il territorio. Tuttavia questo suo dinamismo non
le consente di svolgere quella funzione aggregatrice richiesta dal leader.
FdI tra Longi e Cammarata
Fratelli d’Italia, che ha ben strutturato l’organizzazione del partito e che gode della presenza della Deputata al Parlamento Eliana Longi, continua a volare a bassa quota. Un condizione politica che, evidentemente, rende difficile far decollare chiunque volesse emergere, a cominciare dallo stesso Sindaco Cammarata la cui reggenza alla presidenza dell’Assemblea Territoriale Idrica non gli sta certamente portando vantaggi.
Dc e Lega
La Nuova Democrazia Cristiana di Cuffaro continua a fare proselitismi e la sua classe dirigente prende corpo a vista d’occhio, ma la prospettiva che possa generare un leader è troppo lontana. La Lega è presente in provincia di Enna e la recente riunione dei vertici regionali lo ha dimostrato. Al momento però si registrano poche adesioni e il Sindaco di Valguarnera Draià sembra essere la punta di diamante. Anche in questo caso non ci sono le condizioni per immaginare la nascita di un leader da questa forza politica.
I lombardiani
Il movimento per l’autonomia di Lombardo, che con l’operazione Grande Sicilia si è strategicamente potenziato sul versante occidentale della Sicilia, ha sempre puntato sulla famiglia Colianni.
Al netto di Francesco Colianni che, forte del risultato elettorale ottenuto nell’ultima competizione elettorale, potrebbe uscire dal cilindro in queste ore per sostituire il dimissionario assessore regionale Di Mauro, non si intravede nulla di interessante. Peraltro, anche questo partito sta preferendo mantenere un’azione politica territoriale di basso profilo.
Il Pd
Il PD è rimasto il solo a difendere il campo della sinistra visto che del M5S non si hanno più notizie da tempo. Questo partito, l’unico a potersi vantare di avere avuto un leader del calibro di Crisafulli, risente della debolezza strutturale di una classe dirigente regionale troppo impegnata a spaccare l’atomo. Ciò nonostante, gode della presenza del Deputato al Parlamento Stefania Marino e del Deputato regionale Fabio Venezia. Quest’ultimo sta dimostrando una vitalità non comune e per questo le sue quotazioni sono in costante crescita, ma per diventare leader, rimanendo all’opposizione, dovrebbe fare buon viso a cattivo gioco.