“Vi brucerò”, l’ombra di una vendetta dietro al rogo nell’Oasi di Troina
Troina - 26/03/2025
La Procura di Enna ha aperto un’inchiesta sull’incendio scoppiato ieri al quarto piano dell’Oasi di Troina. Come fanno sapere dall’istituto, il rogo, definito “principio di incendio”, ha causato “solo danni materiali, senza impatti significativi sulla struttura e senza conseguenze per i pazienti ricoverati e gli operatori sanitari”.
La pista del dolo
Tra le piste più accreditate c’è quella del dolo, non si esclude che qualcuno avrebbe scatenato il focolaio, che avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi. Le indagini sono condotte dai carabinieri che stanno, comunque, battendo ogni ipotesi, tra cui quella di un evento accidentale.
Le indagini
Se fosse confermata la matrice dolosa, per gli investigatori il compito sarebbe arduo: occorrerebbe, intanto, identificare l’autore ma potrebbero essere stati più di uno ed una mano per risalire ai responsabili potrebbero darle tutte le telecamere di sorveglianza presenti in un raggio ampio allo scopo di ricostruire, con esattezza, ogni movimento nella porzione di tempo tra i minuti precedenti al rogo fino all’arrivo dei soccorritori.
Gli interrogativi e le scritte sulle pareti, “vi brucerò”
L’altro nodo è il movente: perché mettere a repentaglio l’incolumità degli ospiti, dei familiari e del personale dell’Oasi di Troina? Secondo alcune indiscrezioni, da confermare, da alcuni giorni nei locali dell’istituto sarebbero comparse delle scritte minacciose come “dovete morire bruciati” o “Vi brucerò tutti”. Gli inquirenti sono al lavoro per verificare questa indiscrezione e soprattutto, qualora fosse vera, quanto peso darle. L’incendio, come riferiscono dall’Oasi di Troina, si è verificato in una zona priva di pazienti ricoverati, ma adibita a sala d’attesa con divanetti e ambulatori medici. La struttura è stata evacuata “ma l’attività sanitaria è ripresa regolarmente dopo circa tre ore, consentendo a pazienti e operatori di rientrare nei rispettivi reparti”.