Settimana Santa avvelenata, scontro tra confrati
Enna-Cronaca - 07/04/2025
“Quest’anno più che mai aleggia un certo malumore, è un dato di fatto che l’atmosfera non è la migliore”. Lo afferma, in una lettera, un gruppo di confrati, per cui la Settimana Santa ennese risente innanzitutto delle polemiche attorno alla contestata partecipazione del parroco della chiesa Madre, Vincenzo Murgano, agli eventi religiosi, per via del processo per falsa testimonianza a cui si sottoporrà. I confrati, però, muovono delle critiche molto dure “ai Consigli di amministrazione di appartenenza alla Chiesa Madre di Enna” i cui componenti verrebbero “indicati e selezionati” se “predisposti alla sudditanza”.
L’aggressione del 2 luglio scorso
In questa lettera i confrati alludono ad una vicend, legata ad un’aggressione durante la processione della Madonna risalente al 2 luglio scorso, immortalata da alcuni video e pubblicata su ViviEnna, che ha creato non poca indignazione. Addirittura, un confrate che ha denunciato questo episodio ha rimediato un provvedimento di sospensione pari a 4 anni, come da lui stesso testimoniato.
“Fatti inconcepibili”
“Sono noti a tutti fatti che hanno visto protagonisti confrati aggredire altri confrati” si legge nella lettera di questi confrati, pronti a giurare che capitano, “durante le celebrazioni della festa patronale” altri episodi spiacevoli, come le bestemmie. “E’ inconcepibile che per chi professa la fede cristiana sopportare simili atteggiamenti”, anzi, scendendo nel dettaglio di chi si sarebbe reso protagonisti di questi fatti violenti, questi confrati assicurano essere “educatori, uomini di legge, agenti di polizia”.
Basta con l’odio
“Niente più odio, predichiamo veramente la parola di Cristo. Ne abbiamo le scatole piene di gente cattiva dentro le istituzioni ecclesiastiche, dentro le confraternite ennesi” chiosa il gruppo di confrati.
Scrive un ex confrate, “azzerare tutto”
Un’altra lettera è stata scritta da Paolo Stipi che si definisce un ex confrate per cui serve cambiare le regole nelle Confraternite. “Bisogna azzerare – scrive Stipi – tutto e ricominciare a fare vita confraternale, dimenticando i soldi e le cariche per diventare umili. Soprattutto, bisogna ripartire dalla fede ed eliminare il collegio dei rettori che ad oggi non serve assolutamente a nulla , anzi ad organizzare le processioni , che dovrebbero essere a zero euro nel rispetto dei poveri , degli emarginati , degli ultimi come la chiesa ed il vangelo insegna”.