ARS: Lavoro. Giambona “Fondi assunzioni a rischio? Da Governo regionale altro schiaffo ai giovani siciliani”

“La Regione Siciliana rischia di perdere 50 milioni di euro destinati a incentivare le assunzioni. Una cifra enorme che avrebbe potuto contribuire a offrire un’alternativa reale all’emigrazione giovanile che continua a svuotare la Sicilia. Questo è l’ennesimo segnale di una governance regionale impreparata, distante dai reali bisogni dei siciliani e forte solo nei valzer delle poltrone”. Lo ha detto questa mattina Mario Giambona, vicepresidente del gruppo PD all’Assemblea Regionale Siciliana, intervenendo sulle gravi inefficienze di gestione del governo regionale riguardo l’attivazione degli incentivi regionali alle imprese per l’assunzione di personale. 

“È inaccettabile – continua – che mentre migliaia di giovani siciliani sono costretti a lasciare l’isola per cercare opportunità altrove, la Regione si permetta di commettere errori tali da compromettere fondi destinati proprio all’inserimento lavorativo e al sostegno del tessuto produttivo locale. Il fallimento nella programmazione e nell’attuazione dei fondi è un danno non solo economico – spiega -, ma anche sociale e morale. È una ferita profonda per una terra che ha disperato bisogno di lavoro, di prospettive e di fiducia nelle istituzioni”. 

Giambona chiede trasparenza e responsabilità. “Come ormai ci ha abituati, Schifani nasconde il suo palese fallimento puntando il dito contro la burocrazia regionale. Dovrebbe invece prendersi le sue responsabilità, evitare di parlare di semi-scandalo e riferire in aula come sia stato possibile arrivare a questo punto. Occorre un piano urgente per salvare queste risorse e rimettere al centro delle politiche regionali i giovani e il lavoro”. 

Il deputato del Pd conclude il suo intervento chiedendo a chi guida la Regione “di garantire che ogni euro disponibile venga speso bene e in tempi certi, specialmente in una terra che lotta ogni giorno contro la disoccupazione, la precarietà e lo spopolamento. La Sicilia non può più permettersi ulteriori sprechi e ulteriore incompetenza”.