Tangentopoli, nuovo arresto per Alesci

Nuovo arresto per Sebastiano Alesci, architetto, 67 anni, dirigente dell’Ufficio tecnico del Comune di Aidone e di Licata, coinvolto nell’inchiesta della Procura di Agrigento su mazzette ed appalti pubblici.

L’annuncio del procuratore

Ad annunciarlo è stato il procuratore della Repubblica di Agrigento, Giovanni Di Leo, precisando che il gip Giuseppa Zampino ha applicato una misura minore rispetto a quella chiesta dalla procura, cioè il carcere. Alesci, indagato per associazione a delinquere, corruzione e turbata libertà degli incanti, è indicato dai magistrati al vertice di un’organizzazione a delinquere insieme all’ex assessore regionale Roberto Di Mauro, iscritto nel registro degli indagati, e composta da imprenditori e un altro pubblico funzionario.

Indagato l’ormai ex dirigente di Valguarnera

Indagato anche Vittorio Giarratana, dirigente dell’Ufficio tecnico del Comune di Valguarnera, il cui incarico è stato revocato dal sindaco Francesca Draià. Sia Giarratana sia Alesci rispondono non per attività nei due Comuni dell’Ennese. Alesci era finito ai domiciliari il 15 maggio e la polizia agrigentina aveva trovato in casa sua 17 mila euro ritenuti provento di una tangente.

Perchè Alesci era stato rimesso in libertà

Per questo era scattato l’arresto in flagranza ma la procura di Gela (competente perché era stato fermato a Butera) non aveva chiesto la convalida. Il capo dei pm di Agrigento ha, quindi, chiesto al giudice l’applicazione della custodia in carcere e il gip di Agrigento (che aveva convalidato altri 4 arresti in flagranza) ha disposto i domiciliari.