I 70 anni degli scavi a Morgantina, mostra fotografica al museo di Aidone

In occasione del settantesimo anniversario dell’avvio degli scavi americani a Serra Orlando (1955-2025), l’Archeoclub Aidone Morgantina, sede locale di Archeoclub d’Italia, si è fatta promotrice di una mostra fotografica e documentale che sarà inaugurata al Museo Archeologico Regionale di Aidone sabato 14 giugno in concomitanza con le Giornate Europee dell’Archeologia 2025 (13-15 giugno).

La mostra è stata ideata da Archeoclub Aidone Morgantina con la curatela scientifica di Serena Raffiotta, archeologa e studiosa di Morgantina nonché socia di Archeoclub d’Italia, e realizzata in stretta collaborazione con la Missione Archeologica Americana a Morgantina diretta da Alex Walthall, docente al Department of Classics della University of Texas at Austin. Fondamentale è stato il supporto dell’Università di Princeton, rappresentata da Julia Gearhart, direttore delle Visual Resources in seno al Department of Art and Archaeology della Princeton University, e di Leigh Anne Lieberman, Digital Project Specialist dello stesso dipartimento e Data Director della Missione Americana a Morgantina. Grazie alla collaborazione con l’Istituto Svedese di Studi Classici a Roma, un prezioso contributo scientifico al progetto è stato offerto da Frederick Whitling, ricercatore svedese e noto studioso del Re Gustavo. L’evento è organizzato in sinergia con il Parco Archeologico di Morgantina e della villa romana del Casale di Piazza Armerina diretto da Carmelo Nicotra e con il Comune di Aidone.

Saranno in mostra 40 fotografie in bianco e nero, in gran parte inedite, che raccontano la breve permanenza dei Reali di Svezia nel territorio aidonese a ottobre/inizi novembre del 1955, anno in cui un gruppo di archeologi e ricercatori americani diretti dallo svedese Erik Sjöqvist, accademico a Princeton, avviava un progetto di ricerca destinato a rimanere memorabile nella storia dell’archeologia internazionale. In mostra saranno anche un gruppo di documenti inediti degli anni 1953-1955 messi a disposizione dall’archivio di Princeton, un paio di atti ufficiali reperiti presso l’Archivio di Stato di Enna e della corrispondenza privata dall’archivio di Marco Incalcaterra. Saranno inoltre esibiti per la prima volta al pubblico alcuni interessanti oggetti dell’epoca di proprietà della Missione Americana a Morgantina, testimonianze di vita quotidiana e ricerca archeologica agli albori della spedizione a Serra Orlando.

L’importante iniziativa ha ottenuto il patrocinio non oneroso dell’ARS e dell’Assessorato Regionale ai Beni Culturali e dell’identità siciliana e il preziosissimo sostegno di partner privati, Gruppo Arena insieme a Masseria Bannata e Aristeia Farmaceutica. L’evento vanta inoltre la prestigiosa collaborazione con due importanti realtà con sede a Roma che si occupano di crimini contro l’arte e che, pertanto, sono particolarmente interessate a Morgantina: Art Crime Project e Journal of Cultural Heritage Crime.

Dichiara Cinzia Randazzo, presidente in carica di Archeoclub Aidone Morgantina: “La mostra ‘Un Re tra le rovine’ celebra i 70 anni dalla scoperta di Morgantina e racconta un momento storico fondamentale della sua storia. Morgantina è viva, è amata e capace di unire mondi lontani. Questo evento è più di una mostra: è un inno alla cooperazione, alla bellezza di un territorio che non smette mai di raccontare. La cultura è il nostro motore: conoscere il passato per comprendere il presente e costruire il futuro. Un evento che crea ponti oltre i confini e oltre il tempo, grazie all’amore per il patrimonio e alla collaborazione internazionale.”. La mostra rimarrà aperta fino al 31 dicembre prossimo, senza costi supplementari rispetto al biglietto d’ingresso al museo.

“La storia è fatta dagli uomini, da scelte e da visioni. Gli archeologi professionisti, gli appassionati archeologi ci hanno restituito la memoria della nostra terra della nostra comunità. Non è un caso che la prima iniziativa con la quale si vogliono e celebrare i 70 anni dall’inizio degli scavi a Morgantina sia dedicata a GUSTAVO VI ADOLFO DI SVEZIA una figura emblematica e anche simbolica che ha segnato l’inizio di un percorso di grande valenza per il nostro territorio ennese e siciliano” ha detto il direttore del Parco archeologico di Morgantina e della Villa romana del Casale, Carmelo Nicotra