Una grande festa alla casa circondariale “Luigi Bodenza” di Enna per celebrare i 25 anni del sacerdozio del cappellano dell’istituto, don Giacomo Zangara.
Alla messa celebrata dal sacerdote, assieme al pietrino don Pino Rabbita e al diacono di Piazza Armerina, Filippo Marino nella cappella del carcere, erano in tanti, detenuti assieme ai volontari, il personale amministrativo, l’area educativa e sanitaria, la polizia penitenziaria, il presidente del Tribunale di sorveglianza, Walter Carlisi, il commissario del nucleo di polizia penitenziaria Salvatore Puglisi e tutti i direttori della casa circondariale degli ultimi 30 anni, Agata Blanca, Letizia Belleli, Gabriella Di Franco e l’attuale direttore, Ignazio Santoro che hanno testimoniato l’impegno e la dedizione di don Giacomo al mondo carcerario e alla popolazione detenuta.
Il sacerdote, che è da oltre un ventennio, con qualche pausa, il cappellano del carcere, ha trascorso quasi tutto il suo sacerdozio alla casa circondariale di Enna. Ordinato nel 2020 dall’allora vescovo Vincenzo Cirrincione, di cui è stato anche segretario, mai avrebbe pensato che quella cappella del carcere potesse diventare a lui così cara. . Unanime il giudizio sull’impegno di Zangara, con un detenuto che gli dedica una poesia, un altro che legge alcuni messaggi di alcuni ristretti, un altro che gli consegna un tipico veliero, artigianato carcerario, realizzato con gli stuzzicadenti e la capo area trattamentale Maria Elena D’Amore che augura al sacerdote ancora tanti anni di collaborazione.
“Voglio ringraziare tutti – ha detto don Giacomo – e se ho dimenticato qualcuno mi perdonerete. Ma permettetemi un ringraziamento particolare al comandante facente funzioni della polizia penitenziaria, Gaetano Tornabene. Nonostante le carenze di personale, che crea non pochi problemi, mai abbiamo saltato una messa di sabato o di domenica”.