Fuga dei medici dagli ospedali, è emergenza, Zappia, “diversificare i nosocomi”

E’ una vera e propria emergenza la mancanza di medici negli ospedali dell’Ennese. L’ultimo caso è quello del Chiello di Piazza Armerina, il cui reparto di Medicina generale è praticamente sguarnito di dottori dopo le ultime dimissioni. Come emerge in un articolo pubblicato da La Sicilia resta solo due medici, uno con un contratto a tempo determinato, un altro, invece, è a gettone.

Sospensione Chirurgia al Basilotta di Nicosia

Nei giorni scorsi, il Movimento per la difesa dei territori ha denunciato la “paventata sospensione del servizio di chirurgia in urgenza presso il Basilotta di Nicosia”. Le ragioni di questa sospensione sembrano dovute alla mancanza di personale, ovvero ad un numero di dirigenti medici non sufficiente per coprire il servizio, in quanto a far data dal primo di luglio il reparto perderà uno dei chirurghi attualmente in servizio.

Il caso del Chiello di Piazza Armerina

E’ come una coperta corta pure il Pronto soccorso del Chiello che è sguarnito di medici, stessa cosa anche all’Umberto I di Enna, come emerge, peraltro, da articoli di ViviEnna che hanno riportato le testimonianze dei pazienti.

Tac non funzionante

Come se non bastasse, nell’ospedale di Piazza Armerina la nuova Tac non è ancora funzionante e sono da accertare le ragioni. Il direttore generale dell’Asp di Enna, Mario Zappia, afferma che l’azienda sanitaria è “consapevole delle criticità legate alla carenza di personale medico, soprattutto disponibile al servizio presso le sedi periferiche, ha già da tempo avviato diversi percorsi di reclutamento mettendo in campo tutte le alternative possibili”.

Il bando dell’Asp

Nella sua analisi, Zappia spiega che, per sopperire alla mancanza di medici, è stato bandito l’11 aprile scorso un concorso pubblico per 98 dirigenti medici ed un 1 posto di dirigente farmacista “che al suo perfezionamento darà una sostanziale boccata di ossigeno a tutte le strutture sanitarie territoriali. Inoltre, “alle procedure concorsuali, per velocizzare il reperimento di medici, l’Azienda ha fatto ricorso allo strumento più agile del conferimento di incarichi” afferma Zappia.

Le altre strade

Tra le altre strade battute dall’Asp di Enna ci sono i bandi, valevoli fino al 31 dicembre,  per il conferimento di incarichi libero professionale per personale medico da destinare ai servizi ospedalieri in tutto il territorio tra cui: medicina d’urgenza, radiologia, cardiologia, diabetologia, oculistica, chirurgia vascolare, gastroenterologia, urologia, ortopedia, pneumologia, endocrinologia, allergologia, medicina fisica e riabilitazione. “È stata percorsa – aggiunge Zappia –  anche la strada della condivisione delle graduatorie in corso di validità pubblicate da altre aziende sanitarie, e quella del conferimento di incarichi per i medici in pensione. È stato effettuato lo scorrimento di tutte le graduatorie aziendali di concorsi per titoli ed esami per i candidati in possesso dei titoli di specializzazione”.

Diversificare gli ospedali

Il direttore generale, spiegando la difficoltà di reclutare nuovi medici, indica un altro sentiero, quello della diversificazione degli ospedali.

“L’unica strategia possibile è quella di una rete ospedaliera che diversifichi i 4 ospedali del territorio in modo che ognuno di essi abbia un proprio sviluppo ben definito e possa diventare un punto di attrazione per specialità diverse. Non possiamo vincere la battaglia della carenza dei medici – continua Zappia – perché è un dato strutturale, il nostro obiettivo finale, piuttosto, deve essere quello di differenziare ogni nostro presidio ospedaliero per farlo diventare un luogo di eccellenza per specialità individuate in modo che possa essere attrattivo per professionisti e per pazienti”