Processo canonico su Rugolo, Diocesi, “è stato “condannato”, appello di Gisana alle vittime
Enna-Cronaca - 05/07/2025
Giuseppe Rugolo ha subito anche una condanna al termine del procedimento canonico istruito dal vescovo di Piazza Armerina, Rosario Gisana.
La vicenda giudiziaria
E’ quanto emerge in una nota della Diocesi di Piazza Armerina a pochi giorni dalla sentenza di condanna per violenza sessuale su minori pronunciata a carico del sacerdote dai giudici della Corte di Appello di Caltanissetta che hanno ridotto la pena da 4 anni e 6 mesi a 3 anni. Nello stesso processo, è stata scagionata la Curia di Piazza Armerina.
Il procedimento canonico
“La Diocesi di Piazza Armerina ribadisce la propria fiducia verso l’operato della magistratura che, con i vari gradi di giudizio, sta portando avanti il procedimento penale a carico di don Giuseppe Rugolo” si legge nella nota della Diocesi che ricorda il procedimento canonico.
“A seguito della sentenza pronunciata – si legge nel comunicato della Diocesi – nei giorni scorsi dalla Corte d’Appello di Caltanissetta, la Diocesi ricorda che il Vescovo, Mons. Rosario Gisana, attenendosi alle normative canoniche, aveva avviato da tempo un procedimento canonico concluso con una sentenza di condanna. Questa verrà resa nota nel suo dispositivo non appena diverrà esecutiva”.
L’appello alle vittime
La Diocesi prende posizione anche sulle vittime a cui, insieme al vescovo, esprime vicinanza, anzi lancia un appello a coloro che hanno subito abusi di farsi avanti.
“Cosciente della gravità di quanto avvenuto, il Vescovo e tutta la Chiesa locale rinnovano vicinanza, sostegno e solidarietà alle vittime e all’intera comunità, provate da una vicenda che ha provocato e continua a provocare divisione e dolore. Allo stesso tempo, invitano chiunque abbia subito un abuso da parte di un sacerdote o di un laico che riveste un ufficio ecclesiastico a segnalare i fatti all’autorità civile competente ricordando anche la disponibilità ad accogliere segnalazioni di tal genere da parte del Servizio diocesano tutela minori, affinché anche la Diocesi possa assumere provvedimenti congrui al caso”