Polo liceale, Tar accoglie ricorso dei sindacati e boccia la fusione dei 2 istituti

Lo avevamo anticipato lo scorso 17 febbraio allorquando sostenevamo che il ricorso tardivo presentato dal Comune di Enna avverso il Piano di dimensionamento e razionalizzazione della rete scolastica della Sicilia per l’anno scolastico 2025/2026, nella parte in cui è stata disposta l’aggregazione del Liceo
Scientifico “P. Farinato” di Enna all’Istituto “Napoleone Colajanni” di Enna, con la conseguente Creazione del Polo Liceale ad Enna sarebbe andato incontro ad una certa declaratoria di inammissibilità. In quella occasione avevamo altresì affermato che l’estromissione del Comune non avrebbe minimamente influito
sulla programmata valutazione di merito a cui sarebbe stato chiamato il Giudice amministrativo.

La decisione del Tar di Palermo

Ebbene, con sentenza depositata ieri, il TAR di Palermo ha dichiarato inammissibile l’azione del Comune che non ha ritenuto di presentare autonomamente alcun ricorso salvo poi tentare di aggregarsi a quello presentato da altri entro i termini di legge, ed ha invece accolto il ricorso presentato dalle organizzazioni sindacali FLC CGIL, federazione provinciale di Enna, e UIL SCUOLA di Enna.

Le ragioni

Quest’ultime hanno dimostrato un difetto istruttorio procedimentale, dimostrando che gli atti deliberativi con cui gli organi collegiali degli Istituti scolastici coinvolti avevano espresso la loro contrarietà all’avversato accorpamento non sono stati tempestivamente acquisiti dall’Amministrazione scolastica e portati a conoscenza della conferenza provinciale, prima che essa deliberasse sul punto.


Il TAR ha infatti evidenziato che il mancato rispetto delle regole procedimentali previste dalla legge ed a cui nella fattispecie la stessa Amministrazione scolastica si è vincolata, costituisca garanzia, per un verso, dell’effettivo perseguimento dell’interesse pubblico e, per altro verso, rispetto ad ogni forma di arbitrio nei casi, come quello all’esame, di atti connotati da ampia discrezionalità, generali e di natura pianificatoria. 

Lese le prerogative dei sindacati

Ma vi è di più, visto che il TAR ha ritenuto fondata anche la doglianza con cui le ricorrenti organizzazioni sindacali hanno lamentato la lesione della prerogativa a loro riservata dalla normativa vigente, a tenore della quale prima dello svolgimento della Conferenza Provinciale di organizzazione della rete scolastica,
i dirigenti degli Uffici scolastici Territoriali promuovono “Incontri territoriali – tra soggetti Istituzionali e Forze Sociali (Istituzioni Scolastiche, Ufficio Scolastico di Ambito Territoriale, Consiglio Scolastico Provinciale, Sindacati) per la valutazione della possibilità o necessità di una riorganizzazione”.

Cosa deve fare la Regione

Adesso la palla ripassa all’Assessorato dell’Istruzione e della Formazione Professionale della Regione Siciliana che dovrà rivedere il decreto di approvazione del Piano di dimensionamento e razionalizzazione della rete scolastica contenente il disposto Polo liceale nel rispetto delle prerogative partecipative e procedimentali di tutti gli attori a vario titoli coinvolti. Il tutto, prima del programmato avvio dell’anno scolastico 2025/2026.