Visita slittata nel 2026, Asp, “esame fissato a luglio, l’utente ha rinunciato”

La direzione dell’Asp di Enna replica al racconto di una utente ennese rilasciato a ViviEnna in merito alla sua esperienza legata ad una visita di controllo. La donna, nella sua ricostruzione, ha affermato che l’esame, dopo essere stato rimandato, è stato fissato nel febbraio del 2026.

La prenotazione

“La signora, in carico all’Asp di Catania, il 28 novembre scorso – si legge nella nota dell’Asp – ha prenotato una visita di controllo (codice P) per il 18 luglio richiedendo fosse eseguita da uno specifico medico. Lo scorso mese di marzo, però, il medico in questione è stato sostituito da un altro specialista e, di conseguenza, l’operatore del Centro Unico Prenotazioni (Cup) ha contattato la signora per comunicarle che la visita, non più con il medico richiesto ma con la nuova dottoressa, sarebbe stata anticipata al 18 giugno”.

Le sei date

“Il mese successivo, quindi ad aprile, la dottoressa -spiega l’Asp di Enna – ha comunicato all’Asp di essere assente il giorno della prenotazione e, conseguentemente, l’operatore del Cup ha informato la signora fissando al 2 luglio la data per la visita di controllo sempre con la stessa specialista, come da lei espressamente richiesto. Martedì 1° luglio scorso, la dottoressa ha avvisato l’Azienda della sua assenza il giorno successivo. Immediatamente l’operatore del Cup ha telefonato alla signora per posticipare la data per la visita di controllo proponendole ben 6 date differenti, ricadenti tutte nel mese in corso, per sottoporsi alla visita di controllo con altri specialisti”.

“La signora ha rinunciato”

“La signora, però, ha insistito per essere visitata da quella specifica dottoressa e, in tal senso, l’operatore le ha comunicano che la prima data disponibile sarebbe stata nel febbraio 2026.A questo punto, la signora ha rinunciato alla visita di controllo e ha disdetto l’appuntamento. Questi i fatti” fanno sapere dall’Asp.

Le liste d’attesa

“Appare appena il caso di sottolineare – si legge nella nota dell’Asp – che gli esami diagnostici e le visite di controllo non rientrano nelle liste d’attesa ma seguono uno specifico iter per il quale l’Asp impiega tutte le proprie risorse, quindi personale sanitario, attrezzature e strutture, per garantire all’assistito l’erogazione della prestazione nel minor tempo possibile. Un assistito che richiede espressamente una determinata struttura o, nel caso della signora in questione, uno specifico professionista per propria preferenza, rifiutando visite in date precedenti perché non ritenute di proprio gradimento, si assume implicitamente la responsabilità delle tempistiche. Per quanto invece riguarda le liste d’attesa alle quali, ribadiamo, si riferiscono la prima visita o il primo esame diagnostico (non ne fanno parte, come sopra esplicitato le visite e gli esami di controllo), l’ ASP ha abbattuto di oltre il 95 per cento le liste relative alle prestazioni ambulatoriali e di oltre il 56 per cento le liste per gli interventi in elezione riferiti al 2024. Ciò nonostante, è costante l’impegno dell’Azienda per ridurre ancor di più le liste d’attesa per garantire, nel pieno rispetto dei codici di priorità, l’erogazione dei servizi sanitari all’utenza”