Enna-Cronaca

Nella rete ospedaliera ennese manca la Radioterapia

La proposta di Rete Ospedaliera 2025 per la provincia di Enna che sarà sottoposta nei prossimi giorni alla Conferenza dei Sindaci sarà una buona occasione per fare un passo avanti nella direzione di quanto auspicato nei giorni scorsi anche dal Direttore Generale dell’ASP Mario Zappia. I quattro presìdi
ospedalieri di Enna, Piazza Armerina, Leonforte e Nicosia dovranno offrire una piattaforma unitaria delle prestazioni sanitarie differenziata per specializzazioni. E’ terminato il tempo per le duplicazioni e per i servizi di bassa qualità.

L’ingresso della Kore

L’ingresso della Facoltà di medicina dell’Università Kore nel sistema ospedaliero impone infatti l’abbandono delle vecchie politiche campanilistiche a vantaggio di scelte all’insegna dell’eccellenza e della riduzione della mobilità sanitaria. La maturità della classe politica si misurerà solo su queste direttrici, puntando l’attenzione non sulle discipline specialistiche che mancano “sotto casa” ma su quelle che presentano una valenza strategica per la citata piattaforma prestazionale.

Manca la radioterapia

Ad un occhio attento della bozza di riordino della Rete Ospedaliera non è sfuggita l’assenza della “Radioterapia”. Non è chiaro se trattasi di un refuso o di una scelta consapevole, certo è che per un polo ospedaliero che cresce e che ambisce a diventare il Policlinico dell’area vasta e centrale della Sicilia, non può fare a mano di prestazioni specialistiche di radioterapia che, com’è noto agli addetti ai lavori, comprendono una vasta gamma di servizi mirati al trattamento dei tumori e, in alcuni casi, di patologie non oncologiche. Queste includono la radioterapia esterna, la brachiterapia, la radioterapia stereotassica, e la radioterapia intraoperatoria, ognuna con tecniche e applicazioni specifiche.

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Massimo Greco