Valguarnera come Hollywood, al via le riprese del film americano Sulfur Road

In questi giorni, a Valguarnera, si stanno girando le scene di “Sulfur Road”, il nuovo film del pluripremiato regista siculo-americano Michael Cavalieri. Un’opera intensa che racconta la dura vita dei carusi, i bambini
che lavoravano nelle miniere di zolfo, ma anche il dolore, il coraggio e la speranza di chi ha lasciato la Sicilia per cercare fortuna altrove. Sulfur Road non è solo un film.

Le origini del regista

È un atto d’amore verso la memoria, un invito a ricordare le proprie origini, e a trasmettere questa eredità ai giovani. Michael Cavalieri ha radici siciliane profonde. Il suo eroe è il nonno, Cateno Alibrandi, emigrato da Limina, piccolo paese tra le colline messinesi. “Con Sulfur Road – afferma il regista e produttore-voglio
raccontare le radici di chi siamo. È una storia di sofferenza, una testimonianza della forza, della resilienza e del coraggio di un popolo che ha lottato per la propria dignità. È un omaggio al sacrificio dei lavoratori che, tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo, hanno dovuto affrontare condizioni disumane nelle miniere di zolfo della Sicilia, un capitolo oscuro della nostra storia. Questo film serve soprattutto a ricordare che la lotta per la dignità e i diritti umani è tutt’altro che finita e che le storie dei lavoratori sfruttati devono continuare a essere raccontate. Una storia toccante che intreccia memoria, migrazione ed identità. Ed è anche la storia del figlio di un immigrato che, grazie ai sacrifici del padre, è riuscito a costruirsi una vita migliore, mantenendo vivo il legame con le sue origini siciliane. Il film è principalmente dedicato ai Carusi, eroi silenziosi dell’emigrazione e del lavoro, che hanno scritto una pagina fondamentale della storia della Sicilia.

Il ricordo del nonno

“È il mio omaggio- racconta con viva emozione Cavalieri- va ai minatori, agli emigranti, a mio nonno, e a tutti coloro che hanno portato la Sicilia nel cuore.” Cavalieri, che ha scritto e diretto il film, prosegue così il suo percorso cinematografico dopo il successo di “Ritornato” e del documentario “La Porta dell’Inferno”, girato proprio tra Floristella e Valguarnera, accolto con emozione in Italia e all’estero. Accanto a lui,
anche questa volta, c’è Paolo Totò Bellone, presidente dell’associazione “Valguarneresi nel Mondo”, impegnato da anni a mantenere vivo il legame tra la Sicilia e i suoi emigrati. “Questa non è solo una storia di miniere- gli fa eco Bellone- È la storia di chi è partito, lasciando tutto, ma con Valguarnera nel cuore. Questo film ci rappresenta. È un onore essere parte di questo progetto.”

A sostenere la produzione è arrivato anche Scott Sutera, originario di Carlentini, volato appositamente dal
Texas per supportare le riprese: “Quando ho saputo del film- annuisce- Sutera- non ho avuto dubbi. Le storie delle nostre famiglie meritano di essere raccontate. Questo film dà loro una voce vera.” Sulfur Road è girato tra la gente, con attori locali, comparse, volti veri e luoghi autentici della Sicilia interna. “La Sicilia ha ancora tanto da raccontare – conclude Cavalieri – e il cinema può essere un ponte tra passato e
futuro, tra chi è rimasto e chi è partito.”. “Vogliamo che i ragazzi conoscano questo pezzo di storia.