Va al cimitero e trova la cappella di famiglia devastata, chiederà danni al Comune

Amara sorpresa per un cittadino originario di Valguarnera che vive da 40 anni a Roma. Recandosi in questi giorni al cimitero per visitare i propri morti si è trovato davanti ad un vero e proprio disastro. L’alluvione
avvenuta il 17 gennaio scorso durante la quale è caduto un muro di cinta e scoperchiate diverse cappelle ha lasciato il segno sulla sua, senza che il Comune intervenisse o quanto meno avvisasse l’interessato.

La testimonianza

Tutto ciò nonostante gli interventi postumi del Comune per riparare i numerosi danni. Antonino Di Bella non riesce a darsi pace ed è un fiume in piena dopo aver scoperto quanto avvenuto. Scrive tramite pec al sindaco e all’assessore al ramo Auzzino ed informa dell’accaduto pure il presidente del consiglio ed i consiglieri tutti. “Sono venuto in paese il 20 agosto- scrive- e come d’abitudine mi sono recato al cimitero per portare dei fiori ai miei genitori. Sono rimasto disorientato ed allibito vedendo lo stato pietoso in cui versava la mia cappella sia all’interno che all’esterno (soffitto e pareti pieni di muffa, l’intonaco sgretolato ed il pavimento corroso dall’umidità generata dall’acqua piovana abbattutasi sul tetto e sulle mura; all’esterno grondaia pendula, staccata dal muro posteriore, il filo della corrente elettrica tranciato di netto, ammassi di sassi e pietre di varia grandezza addossati al muro retrostante la cappella , provenienti dallo sgretolamento e dalla conseguente frana del muro di cinta. Un vero disastro- continua- per incuria di questa amministrazione da me denunciata anche negli anni scorsi per problemi di mancata manutenzione del cimitero. Non riesco a capire perché non abbia preso in considerazione il rispetto di un luogo sacro, dove un’attenta e sistematica cura darebbe dignità civica non solo all’ambiente ma anche ai morti ivi seppelliti”.

Chiede i danni

Di Bella inoltre nella sua denuncia chiede perché non è stato informato dell’accaduto all’amministrazione e la invita all’immediato intervento di riparazione dei danni subiti nonché alla rimozione di tutti i detriti accatastati ed addossati al muro posteriore al fine di evitare ulteriori danni all’interno ed all’esterno, riservandosi di produrre una perizia tecnica per la valutazione dei danni e chiedere un congruo risarcimento, onde evitare vie legali. Tuttavia c’è da dire che non è la prima volta che vengano
segnalate anomalie nella cura e nella pulizia del cimitero. Nonostante gli annunci ultimi della sindaca via social, di averlo pulito da cima a fondo e di aver prestato sempre massima attenzione verso questo luogo sacro, in termini di manutenzione e pulizia continuano a permanere delle criticità indicate quasi giornalmente dalla gente che vi si reca.