“Sicilia clientelare, è da buttare”, bufera su Calenda, Draià, “disprezzo verso la nostra storia”
Valguarnera - 15/09/2025
La parole del leader nazionale di Azione, Carlo Calenda, sulla Sicilia riferite dal presidente della Regione, Renato Schifani, scuotono la politica dell’isola, in particolare il Centrodestra.
Lo scontro Calenda-Schifani
Il Governatore siciliano mentre si trovava a San Benedetto del Tronto, in occasione della convention di Forza Italia, ha detto che quando ha incontrato Calenda, quest’ultimo si sarebbe rivolto così: “Tu sai cosa penso della Sicilia, è da cancellare, è da cancellare”. Calenda, che si è detto poi favorevole all’abolizione del voto segreto, ha precisato che i “siciliani sono vittime di un sistema clientelare, costoso e inefficiente”.
La commissaria della Lega
“Parlare della Sicilia – ha detto la commissaria provinciale della Lega per la provincia di Enna, Francesca Draià – come di una realtà “da cancellare” non è solo un errore, ma un atto di disprezzo verso la nostra storia, verso la dignità del popolo siciliano e verso tutto ciò che questa Isola ha donato e continua a donare all’Italia e al mondo. La Sicilia non si cancella. La Sicilia si scrive nella memoria, si scolpisce nella cultura, si innalza con l’orgoglio della sua gente”.
La stessa esponente della Lega ha manifestato sostegno al presidente della Regione, che dopo lo scontro con Calenda, ha rinunciato al suo intervento, tornando a Palermo.
“Con il cuore e con l’orgoglio – dice Draià – di chi serve la propria comunità da anni, desidero esprimere — a nome mio personale e della comunità di Valguarnera che rappresento — piena solidarietà al Presidente della Regione Siciliana Renato Schifani per la sua scelta coraggiosa di abbandonare la convention di San Benedetto del Tronto, dopo le parole offensive rivolte alla nostra terra”